
L’isteroscopia per lei, l’esame che cura e previene
Tutto su l’isteroscopia. Parola all’esperto dottor Passaro
Serve a indagare problemi femminili e spesso risolve piccoli disturbi in pochi minuti, senza ricovero. L’esperienza del dottor Passaro.
L’isteroscopia, la parole dell’esperto dottor Passaro
Sentir parlare di “isteroscopia” può fare un po’ impressione. Ma niente paura: si tratta di un esame sempre più comune, molto utile per diagnosticare (e in alcuni casi trattare) diversi problemi legati all’utero. L’evoluzione tecnologica ha trasformato questa tecnica in un prezioso alleato, permettendo oltre che un significativo miglioramento nell’accuratezza diagnostico-terapeutica anche una migliore sicurezza della procedura e miglior comfort per la paziente, rendendo l’esame attuabile anche a livello ambulatoriale. Spieghiamo in modo semplice cos’è, quando si fa e cosa aspettarsi. Ne parliamo con il dottor Roberto Passaro, Responsabile del Servizio di Isteroscopia Diagnostica e Operativa dell’Ospedale Medico – Chirurgico Accreditato Villa dei Fiori di Acerra (NA).
Cos’è l’isteroscopia?
«L’isteroscopia è un esame che permette al ginecologo lo studio diretto della vagina, del canale cervicale e della cavità uterina a scopo diagnostico e terapeutico, grazie a uno strumento sottile dotato di una telecamera chiamato isteroscopio. Nessun taglio, nessuna incisione. Fino a diversi anni fa era una indagine a due step, una prima fase diagnostica ambulatoriale poi quella operativa in sala operatoria. Oggi, grazie a strumenti sempre più miniaturizzati è possibile trattare alcune patologie contestualmente alla fase diagnostica in regime ambulatoriale.
L’isteroscopia è un esame sempre più diffuso nella pratica ginecologica moderna, utile per indagare anomalie del ciclo mestruale, problemi di fertilità o anomalie rilevate durante ecografie e permette contestualmente di eseguire biopsie, asportare piccole neoformazioni come polipi o piccoli fibromi e trattare patologie malformative uterine».
A cosa serve l’isteroscopia
«L’isteroscopia consente al ginecologo di osservare direttamente la vagina, il canale cervicale, la cavità uterina e gli sbocchi delle tube di Falloppio. Può avere due principali finalità Diagnostica, per identificare cause di:
- Sanguinamenti anomali
- Polipi o fibromi uterini
- Malformazioni uterine
- Perdite di sangue postmenopausali
- Sterilità o aborti ricorrenti Operativa, per intervenire direttamente su:
- Rimozione di polipi o miomi
- Aderenze intrauterine (sinechie)
- Setti uterini e correzione di malformazioni uterine
- Istmocele
- Corpi estranei (come residui di IUD o dispositivi intrauterini mal posizionati o non altrimenti rimovibili)
- Sospetti residui dopo un parto o un raschiamento. Inoltre lo sviluppo di sistemi che integrano l’ecografia 2D e 3D ha esteso il potenziale dell’isteroscopia nell’ambito ginecologico come per esempio il trattamento della adenomiosi e la asportazione di materiale abortivo. In alcuni casi selezionati è stato possibile persino il trattamento conservativo del carcinoma endometriale in stato iniziale in donne giovani che desiderano avere figli. Anche nel campo della infertilità l’utilizzo del PRP iniettato per via isteroscopica ha migliorato notevolmente i tassi di impianto».
Come si svolge l’esame?
«L’isteroscopia può essere eseguita in ambulatorio (isteroscopia diagnostica) o in sala operatoria (isteroscopia operativa), a seconda della complessità dell’intervento. Talvolta si possono fare piccoli interventi anche durante l’isteroscopia ambulatoriale. Il cosiddetto “see and treat”, cioè trattare la patologia appena vista.
Durante l’esame
- Si introduce delicatamente l’isteroscopio senza l’utilizzo dello speculum. Certamente un vantaggio per pazienti particolarmente sensibili.
- Viene iniettata una soluzione fisiologica per distendere la cavità uterina e favorire la visione.
- L’intera procedura dura in media dai 5 ai 10 minuti.
In ambulatorio non è necessaria l’anestesia. Se si tratta di un intervento più complesso può essere prevista un’anestesia locale, spinale o generale».
È dolorosa?
«Domanda più che legittima. La risposta è: dipende. Alcune donne avvertono solo un leggero fastidio o crampi simili a quelli mestruali. Altre, soprattutto se molto sensibili, possono sentire più dolore. In ogni caso conta molto l’esperienza e la manualità dell’operatore; infatti esistono tecniche e piccoli accorgimenti per rendere l’isteroscopia più tollerabile».
Preparazione e post-esame
«Il momento migliore è solitamente subito dopo la fine del ciclo mestruale, quando la cavità uterina è più facilmente esplorabile.
- Non è richiesto digiuno, a meno che non sia prevista un’anestesia.
- È consigliabile fare una lavanda vaginale la sera prima e la mattina del giorno dell’esame
Dopo l’esame
- Si può tornare subito a casa e riprendere le normali attività.
- Si possono avere piccole perdite di sangue per un giorno o due.
- È normale sentire lievi crampi tipo mestruali
Nel caso di un intervento più complesso, ci sono indicazioni personalizzate su riposo, eventuali terapie o astensione dai rapporti. La ripresa è immediata nella maggior parte dei casi».
Controindicazioni
«Le controindicazioni all’esecuzione di una isteroscopia sono minime ed includono le infezioni cervico-vaginali attive, il flusso mestruale in atto, la gravidanza in evoluzione e la malattia infiammatoria pelvica acuta».
Rischi
«L’isteroscopia è una procedura sicura, ma come ogni esame medico può avere rari rischi:
- Infezioni
- Perforazione dell’utero (estremamente rara)
- Reazioni vasovagali (capogiri o svenimenti)».
In conclusione
L’isteroscopia può sembrare un esame “invasivo” solo a parole, ma nella realtà è un prezioso strumento di diagnosi e cura, che può aiutare a individuare la causa di molti disturbi e migliorare la qualità della vita di tante donne. Rappresenta uno degli strumenti più efficaci e meno invasivi per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie uterine. Se consigliata dal medico, non c’è bisogno di spaventarsi. È bene affidarsi a uno specialista esperto in modo da affrontarla con serenità e informazione perché questo può fare la differenza nel percorso di cura e benessere».
Un pensiero personale
«Se stai per fare un’isteroscopia e ti senti un po’ agitata, sappi che è normalissimo. La parola stessa può spaventare, ma nella pratica è molto meno “invasiva” di quanto sembri. Tante donne la fanno ogni giorno, e nella stragrande maggioranza dei casi, l’esame si svolge in modo semplice e veloce, traendone tanti benefici importanti. Parlarne con il proprio medico, sapere cosa aspettarsi e arrivare preparate fa davvero la differenza. Il tuo corpo merita attenzione, e prendersene cura – anche con esami come questo – è un atto di amore verso te stessa».
A cura di Barbara Carere.