Il video segreto di De Martino: chi è la talpa?
Caccia all’uomo che ha violato la privacy del conduttore. La lista degli “addetti ai lavori” è nelle mani degli inquirenti:…
Caccia all’uomo che ha violato la privacy del conduttore. La lista degli “addetti ai lavori” è nelle mani degli inquirenti: un tecnico della videosorveglianza è il principale sospettato
Il gossip corre veloce, ma questa volta l’indiscrezione tocca le corde di un vero e proprio giallo. Il video “rubato” a Stefano De Martino continua ad alimentare le pagine dei settimanali, ma dietro la cortina fumogena delle voci di corridoio, gli inquirenti stanno lavorando con una serietà inattesa. La pista, emersa nelle ultime ore, sembra convergere verso una figura ben precisa: un tecnico del sistema di videosorveglianza.
In questo caso si andrebbe oltre al semplice hackeraggio a distanza perché si tratterebbe di un’operazione condotta da qualcuno che aveva accesso fisico e tecnico alle telecamere installate nell’abitazione. Il che restringe, e non di poco, il cerchio dei sospettati. Le telecamere, lo ricordiamo, erano state collocate non a casa del conduttore, ma in quella di Caroline Tronelli, la donna con cui De Martino avrebbe avuto una frequentazione, e proprio in quel contesto le immagini “compromettenti” sarebbero state captate.
L’indagine sulla lista dei tecnici
Secondo i rumors che filtrano dai palazzi di giustizia, l’azione degli inquirenti si è focalizzata sull’acquisizione di un documento chiave: la lista completa degli addetti che, a partire dal 2015, hanno messo mano al sistema di sicurezza di casa Tronelli per interventi di installazione o manutenzione. Questo elenco sarebbe ora sotto la lente d’ingrandimento, con ogni nome analizzato e incrociato con movimenti bancari e contatti sospetti.
La teoria investigativa più accreditata suggerisce che uno di questi tecnici, un “insider” quindi, avrebbe potuto copiare il filmato in un momento di accesso al sistema, magari per un finto aggiornamento o un intervento di routine. Si tratterebbe di una violazione della privacy particolarmente grave, eseguita da chi era pagato per garantirla. La Procura starebbe lavorando per identificare il movente, che potrebbe oscillare tra il tornaconto economico – la vendita del video a un oscuro intermediario – o, meno probabile ma non impossibile, una vendetta personale. Il caso De Martino, da pettegolezzo estivo, si sta trasformando in un’inchiesta complessa che promette scintille e, soprattutto, verità inattese.
A cura di Dario Lessa
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