La prima impressione è quella che conta. È un luogo comune, certo, e come tutti i luoghi comuni contiene un consistente zoccolo di verità, che poi è quello che lo rende un concetto di successo.

Le ricerche scientifiche di sociologia hanno confermato nel tempo quello che istintivamente tutti sappiamo: la bellezza facilita la vita pubblica, agevola i contatti interpersonali, aiuta nell’affermazione professionale. Un dato di fatto che contrasta con il pensiero che la bellezza sia qualcosa di futile e frivolo.

Basta capirsi su cosa si intende per bellezza: per me è equilibrio estetico che dà forza interiore. Il lavoro di noi chirurghi plastici-estetici viene spesso frainteso: nella mia concezione della professione, siamo un aiuto per eliminare imperfezioni del corpo che creano un disagio.

I fenomeni grotteschi dovuti a interventi eccessivi e spudorati sono derive al limite, che non rientrano nella mia visione. Lo dimostrano le richieste che più spesso mi trovo a ricevere dalle mie clienti e dai miei clienti: quasi mai si tratta di stravolgere un corpo, quasi sempre si tratta di esaltare la bellezza intrinseca eliminando un difetto dovuto a una sfortunata pesca nella lotteria della genetica, a un invecchiamento non favorevole o a un evento avverso della vita.

Occhi aperti

Ho provato a stilare una classifica degli interventi più richiesti. Al primo posto c’è la blefaroplastica, l’intervento che permette di conservare uno sguardo vivace, aperto, rimuovendo l’eccesso di pelle che si forma sulle palpebre, a causa del passare degli anni o per costituzione della persona.

Può essere eseguito sia sulle palpebre superiori sia su quelle inferiori, ed è un intervento molto comune, ma che richiede molta attenzione, specialmente evitando un eccesso di recessione della palpebra inferiore, errore poco riconosciuto ma comune.

Anche le borse sotto gli occhi, praticamente inevitabili dopo una certa età, possono essere rimosse. Nel mio studio, interveniamo per via transcongiuntivale, cioè rispettando l’integrità della palpebra inferiore.

La richiesta di avere occhi aperti è indicativa: si riconosce l’importanza sociale dello sguardo.

Un profilo su misura

Al secondo posto c’è l’intramontabile rinoplastica. Il naso se ne sta lì, in mezzo alla faccia. Elemento estetico importantissimo, e per questo oggetto di attenzioni particolari. Capita che pazienti mi portino foto di VIP (in genere attori e attrici) e mi chiedano un naso come quello di…

La mia idea è che l’intervento di correzione di difetti sia studiato su misura per l’equilibrio di ciascun volto. Un naso importante, aquilino, storto caratterizza molto il profilo, e può creare disagio. Si può correggere, facendo però attenzione a rispettare l’anatomia del volto, a non assecondare desideri assurdi che potrebbero portare a risultati grotteschi, a non inseguire mode del momento.

È storia nota che con l’avvento di Instagram e delle foto scattate con il telefonino, è aumentata la richiesta di nasi piccoli, a misura di obiettivo dello smartphone… un’assurdità, laciatemelo dire.

Mettici la faccia

Segue, nella mia personale casistica, la richiesta di lifting facciali.

L’evoluzione della chirurgia plastica estetica ha permesso enormi passi avanti. Oltre ai lifting facciali più importanti (che comunque possono essere fatti limitando le cicatrici a piccoli segni pressocché invisibili), io propongo una mia tecnica innovativa, il Must (Minimal Undermining Suspension Technique), che consente di riposizionare tessuti della faccia senza lasciare alcun segno visibile.

Di nuovo, non si tratta di stravolgere i lineamenti ma di aiutare le persone a sentirsi meglio con il proprio aspetto.

Petto in fuori

Infine ci sono le operazioni di mastoplastica.

Il seno è il segno più evidente della femminilità, e gli interventi per aumentare, ridurre, alzare il seno sono sempre tra i più richiesti in chirurgia estetica. Ma il fatto che si dia sempre più importanza al volto è segno che si sta finalmente affermando una nuova consapevolezza.

La chirurgia plastica estetica è un aiuto per affrontare la vita con una più alta fiducia nel proprio aspetto. Il lato glamour è secondario.

a cura di Alessandro Gualdi