Caso Pifferi, assolte l’avvocata Pontenani e le psicologhe: “Accuse inesistenti”
Nel processo bis crollano le ipotesi di falso e favoreggiamento: il gup assolve tutti gli imputati. Pontenani esulta: “È finito…
Nel processo bis crollano le ipotesi di falso e favoreggiamento: il gup assolve tutti gli imputati. Pontenani esulta: “È finito un incubo”
Il gup di Milano ha assolto l’avvocata Alessia Pontenani, le tre ex psicologhe di San Vittore e lo psichiatra Marco Garbarini dalle accuse di falso e favoreggiamento. Secondo l’accusa, i professionisti avrebbero manipolato test e valutazioni per favorire Alessia Pifferi, la madre condannata per la morte della piccola Diana. Ma per il giudice “il fatto non sussiste”: nessuna manipolazione, nessun tentativo di indirizzare la perizia psichiatrica verso il vizio parziale di mente. Cade così l’intero impianto accusatorio del pm, che aveva chiesto fino a 4 anni di condanna. Pontenani parla di “incubo finito” e rivendica la correttezza del suo operato. Una sentenza destinata a far discutere e a riaccendere i riflettori su uno dei casi più seguiti degli ultimi anni.
Nuova pagina nel caso Pifferi. L’avvocata Alessia Pontenani — difensore storico di Alessia Pifferi — insieme a tre ex psicologhe di San Vittore e allo psichiatra Marco Garbarini, è stata assolta con formula piena.
Le accuse? Falso e favoreggiamento. Il pm sosteneva che il gruppo avesse ritoccato valutazioni e test psicologici per ottenere una perizia psichiatrica più favorevole alla madre della piccola Diana.
Il giudice, però, ha demolito l’intero impianto: “il fatto non sussiste”.
Pontenani sollevata: “È finito un incubo”
La prima a parlare è proprio lei, la figura più esposta mediaticamente.
Pontenani si dice finalmente libera da un peso che durava da mesi:
«Questa sentenza rimette le cose al loro posto. Gli avvocati devono poter difendere chiunque, anche chi ha commesso i reati più terribili. È stata ristabilita la correttezza del mio operato».