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Donatella Versace sotto accusa per la sua campagna pubblicitaria definita “razzista e diseducativa”. Ecco come lei ha risposto

Maura Messina | 16 Giugno 2016

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Non appena Donatella Versace ha lanciato la nuova campagna Autunno/Inverno 2016-17 è partita la polemica sul web… Gli scatti hanno come […]

Non appena Donatella Versace ha lanciato la nuova campagna Autunno/Inverno 2016-17 è partita la polemica sul web… Gli scatti hanno come protagonista la bella Gigi Hadid insieme a Karlie Kloss insieme a due bambini… Quello che voleva essere un ritratto di un happy family  “super fashion” si è rivelato un grande flop che ha fatto infuriare la rete… Gli utenti del web, infatti non si sono risparmiati nel criticare la campagna definendola razzista e diseducativa.. In primis, perché i bambini immortalati insieme ai due modelli sono troppo grandi rispetto alla giovane modella (di soli 21 anni). Un esempio ritenuto diseducativo che in qualche modo incita ad avere figli in età adolescenziale. Ma quello che ha scatenato le critiche più dure è il bambino seduto nel passeggino che non viene tenuto con una normale cinta, ma con una catena di metallo. Questo dettaglio, che non è passato inosservato, è stato visto come una forma di razzismo perché ricorda il periodo di schiavitù subito dal popolo afroamericano… Un vero e proprio nido di vespe attorno a quest’immagine che ha spinto Donatella Versace a replicare con una dichiarazione al Daily Telegraph:

“Il mio nome è Versace e non riesco a fare le cose in maniera tranquilla. E’ questione del mio sangue e della mia famiglia. Siamo abituati a far rumore e alle polemiche, ma non torniamo indietro con le nostre idee. Questo è il motivo per cui le nostre campagne sono sempre state così audaci e perché la mia famiglia ha sempre provocato. La vita sarebbe così noiosa se tutti facessimo sempre le stesse cose.”

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