Gemma Galgani: quando si chiuse nel convitto per lavorare con i bambini

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Quando Gemma Galgani si chiuse nel convitto per lavorare con i bambini

Debora Parigi | 25 Novembre 2019

Gemma Galgani

Gemma Galgani felice come vigilatrice d’infanzia Ancora oggi Gemma Galgani ricorda con grande felicità quella scelta fatta. E ha rivelato […]

Gemma Galgani felice come vigilatrice d’infanzia

Ancora oggi Gemma Galgani ricorda con grande felicità quella scelta fatta. E ha rivelato di essere stata sempre molto brava in questa scuola.

Ero molto brava a scuola, studiavo con volontà e desiderio d’imparare, avevo ottimi voti in tutte le materie: anatomia dietologia, farmacologia. Avevamo iniziato con anatomia e divoravo con interesse smisurato tutto quello che imparavamo durante le lezioni, che erano tenute dal primario. Poi feci dietologia, e mi ritrovai nel reparto a preparare tutte le pappe, il latte, la carruba. Avere quei biberon in mano, scaldarli, prepararli mi trasmetteva tanta responsabilità.

Ma la materia e il reparto che mi affascinavano di più era la neonatologia: riuscire a veder crescere i bimbi di poco peso era per noi una ventata di vita. Era il reparto delle incubatrici, dell’alimentazione che dipendeva da noi, e io fece il mio primo “gavage” sotto gli occhi vigili dei medici: avevo le mani che mi tremavamo! Ma quando quei bimbi piccolissimi passavano poi nel reparto successivo, superando quel grave momento alla nascita, era un festeggiamento per tutte noi, senza distinzione di carica.

Insomma, quella di vigilatrice d’infanzia è stata per Gemma Galgani un’esperienza decisamente positiva e che l’ha fatta anche crescere molto. Inoltre era riuscita ad instaurare un rapporto bellissimo con i bambini di cui si prendeva cura.

Ero molto attenta e amorevole con tutti i bimbi ed essendo molto giovane, mi consideravamo una di loro. Non avevano timore di me, come se io non facessi parte del reparto, ma fossi una loro compagna e amica!

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