La cura può diventare un ponte tra mondi diversi. In questo contesto, ha dimostrato l’evento promosso dall’Istituto Auxologico Italiano a Oradea, in Romania. L’incontro ha posto al centro la persona, la sua dignità e il valore universale del prendersi cura.

Nel dettaglio, Auxologico President – Spital de Recuperare Medicală ha organizzato l’iniziativa presso la Casa di Cultura George Bologan. In questo scenario, per la prima volta, i tre vescovi delle Chiese ortodossa, greco-cattolica e romano-cattolica di Oradea si sono incontrati in un dialogo comune.

Accanto a loro, hanno partecipato rappresentanti del mondo medico, accademico e istituzionale italiano e rumeno. Gli atti dell’incontro verranno pubblicati prossimamente in un volume.

Un incontro che supera le differenze confessionali

Hanno portato la loro testimonianza Sua Santità Virgil Bercea, vescovo greco-cattolico di Oradea, Sua Santità László Böcskei, vescovo cattolico romano di Oradea e Sua Santità Sofronie Drincec, vescovo ortodosso di Oradea. Le loro parole hanno mostrato una visione condivisa: la cura delle persone parla un linguaggio comune.

Il confronto ha toccato temi profondi. Vita, sofferenza e speranza sono stati al centro del dialogo. Le tre Chiese hanno offerto una testimonianza unitaria. Hanno riaffermato che la dignità umana resta il fondamento di ogni percorso di cura.

Il dialogo tra medicina, istituzioni e spiritualità

Il mondo sanitario ha partecipato con relatori di alto profilo. Tra questi il dottor Mario Colombo, presidente dell’Istituto Auxologico Italiano. È intervenuto anche monsignor Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana. Presente il dottor George Bologan, ambasciatore di Romania presso la Santa Sede.

A questo dialogo, hanno contribuito anche il dottor Mario Melazzini, direttore generale per la Salute di Regione Lombardia, il dottor Gheorghe Carp, direttore dell’Ospedale Clinico d’Emergenza della Contea di Oradea, e il dottor Giuseppe Gambale, direttore del Polo Nazionale di Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute. Il mondo accademico ha partecipato con docenti e clinici dell’Università di Oradea.

Istituto Auxologico Italiano: la dignità della persona al centro della cura

Nel complesso, l’iniziativa dell’Istituto Auxologico Italiano ha dato vita a un dialogo corale e concreto. Tutti gli interventi hanno ribadito un punto essenziale. Vale a dire, che la cura autentica non riguarda solo la tecnica. Nasce dal rispetto profondo della persona.

Alla luce di tutto questo, in un tempo segnato da fragilità e divisioni, l’incontro di Oradea a cura dell’Istituto Auxologico Italiano ha lanciato un messaggio chiaro. Quando medicina, istituzioni e spiritualità dialogano, la cura diventa un atto che unisce. Ed è da lì che può nascere una speranza condivisa.

Per approfondire, visita il sito ufficiale dell’istituto.

Foto dalla pagina Facebook dell’Istituto Auxologico Italiano