Novella 2000 n. 40 2020 Italfarmacia

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Italfarmacia: ecco come ringiovanire senza iniezioni e punturine

Redazione | 25 Settembre 2020

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Italfarmacia offre l’esperienza della biostimolazione, che consente di apparire più giovani e toniche senza ricorrere alle iniezioni: ecco come. I […]

Italfarmacia offre l’esperienza della biostimolazione, che consente di apparire più giovani e toniche senza ricorrere alle iniezioni: ecco come.

I trattamenti finalizzati a contrastare i fenomeni dell’invecchiamento sono sempre più richiesti.
Le tecniche di somministrazione di principi attivi atti a contrastare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo prevedono di norma l’utilizzo di una siringa con ago. Ovviamente, nessun operatore può escludere l’insorgenza di qualche piccolo livido dovuto alla perforazione di un vaso sanguigno. Questo può creare disagi alla vita di relazione dei pazienti.

Contrastare i segni del tempo sulla pelle con una procedura soft è possibile? È una domanda che molto frequentemente ci viene posta.

Negli ultimi anni abbiamo messo in atto una procedura senza utilizzo di siringhe. Essa interviene sulla cute a vari livelli, mediante l’azione di un medical device che la microperfora aprendo la strada a principi attivi esercitanti un’azione specifica.

Il microtrauma, determinato dall’azione needling, attiva inoltre il naturale processo di rigenerazione e rinnovamento tissutale.

Cosa sono dunque il botoneedling e il microneedling?

Il botoneedling è una tecnica che consente a una miscela di tossina botulinica, acido ialuronico, aminoacidi, vitamine ed antiossidanti di penetrare nella cute senza utilizzo di siringhe.

Il microneedling è invece un sistema di microperforazione degli strati più esterni della cute. Solo così attivano i processi di rigenerazione della pelle, inducendo la formazione di nuovo collagene ed elastina.

Possiamo potenziare ed ottimizzare questo processo fornendo principi attivi che per qualcuno possono essere carenti.

(c) Novella 2000 n. 40 – 23 Settembre 2020

La maggior parte dei principi attivi che vengono utilizzati nei trattamenti estetici sono per lo più di natura idrofila. Difficilmente riescono perciò a superare la barriera cutanea, e da qui la necessità di fare “le punturine”.

Con l’azione needling rendiamo permeabile la barriera cornea, e attraverso questo strato possiamo far penetrare anche molecole di grandi dimensioni senza determinare traumi che possono generare lividi.

Perché abbinare la tossina botulinica a una soluzione biostimolante?

Come è noto, la tossina botulinica viene utilizza per ridurre la componente muscolare di formazione delle rughe. È questa che determina il rilassamento delle fibre muscolari inserite superficialmente nel derma, e riduce l’effetto grinzoso della cute.

È stato dimostrato che la tossina botulinica agisce anche sulla produzione di sebo delle ghiandole pilosebacee, quindi è possibile intervenire positivamente sulla pelle grassa o acneica. Essa agisce inoltre con effetto positivo sulla formazione di nuovo collagene, riducendo l’attività delle metalloproteinasi.

Cosa utilizziamo?

Un medical device che, a seconda della necessità, può essere un rullo o uno stantuffo su cui sono montati dei microaghi della lunghezza di circa 1mm, una miscela ottenuta mescolando la tossina botulinica con un prodotto contenente acido ialuronico in frammenti, aminoacidi ed antiossidanti. Nello specifico, lo Skin B di Italfarmacia prodotto in commercio da molti anni con dimostrati effetti biostimolanti.

Il protocollo prevede una serie di quattro sedute a distanza di circa 30 giorni. È nella prima seduta che abbineremo la tossina botulinica al trattamento.