La corona del potere femminile: Von der Leyen regina, Meloni quarta nella classifica delle più potenti del mondo di Forbes 2025
L’Europa domina ancora la vetta globale, mentre il Sol Levante irrompe sul podio e l’Italia consolida la sua influenza Per…
L’Europa domina ancora la vetta globale, mentre il Sol Levante irrompe sul podio e l’Italia consolida la sua influenza
Per il quarto anno consecutivo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si conferma la donna più potente del mondo secondo l’autorevole classifica stilata dalla rivista statunitense Forbes. Questa leadership inossidabile evidenzia la centralità politica ed economica che l’Unione Europea mantiene nello scacchiere globale, con la leader tedesca che manovra con piglio fermo le sfide complesse, dalla transizione energetica ai delicati equilibri geopolitici continentali.
Il consolidamento della dominazione europea si riflette anche nella solida seconda posizione, occupata in maniera immutata da Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, il cui ruolo risulta cruciale per la stabilità finanziaria dell’Eurozona in un periodo di forti turbolenze economiche e pressioni inflazionistiche. La novità più significativa di quest’anno si registra invece al terzo posto, con la sorprendente ascesa di Sanae Takaichi, la prima ministra del Giappone, un upgrade che sottolinea l’accresciuta importanza del Paese del Sol Levante nelle dinamiche internazionali e la sua premier determinata in un panorama asiatico in rapida trasformazione.
Giorgia Meloni quarta donna più potente del pianeta
Appena fuori dal prestigioso podio, ma in una posizione di assoluto rilievo internazionale, si posiziona la premier italiana Giorgia Meloni, che si conferma la quarta donna più potente del pianeta, attestando l’evidente peso specifico acquisito dall’Italia nell’arena politica europea e atlantica grazie alla sua leadership riconosciuta. Seguono immediatamente nella classifica Claudia Sheinbaum (5°), la nuova presidente del Messico, la cui elezione segna un punto di svolta storico per la nazione nordamericana, e poi la sfera del business con Julie Sweet (6°), CEO di Accenture, e Mary Barra (7°), Chairwoman e CEO di General Motors. L’alta finanza statunitense fa il suo ingresso con Jane Fraser (8°), l’amministratrice delegata di Citi, seguita da Abigail Johnson (9°), Chairwoman di Fidelity Investments, e l’innovazione tecnologica con Lisa Su (10°), CEO di AMD.
Nella classifica anche Margherita Della Valle
Tra le donne che esercitano un impatto globale attraverso la filantropia e l’attivismo sociale figurano MacKenzie Scott (11°) di Yield Giving e Melinda French Gates (13°) della Pivotal Philanthropies Foundation, che mantengono un’influenza significativa sull’allocazione di capitali per cause cruciali. Importanti figure del panorama aziendale come Ruth Porat (12°), CFO di Alphabet, e Gail Boudreaux (14°) di Elevance, insieme a Ana Patricia Botín (15°), presidente di Santander, e Amy Hood (16°), CFO di Microsoft, testimoniano la crescente forza femminile nei board e nelle direzioni strategiche delle multinazionali. In questa rosa di potere si distingue anche l’italiana Margherita Della Valle, CEO di Vodafone, che si colloca alla posizione numero 49, portando un altro nome italiano nel gotha delle donne che definiscono il futuro globale.