Un incontro casuale, un rapporto consolidato nel tempo e nel racconto del seduttore Luca Fiocca che ricorda la storia tra Spencer Tracy e Katharine Hepburn

Il racconto di Luca Fiocca

Lorella… Le piaceva chiamarmi Liuck e mi gratificava tantissimo sentirlo dire proprio da lei. Mi ricordava una sand girl, vale a dire, una donna della sabbia.
Ma lei era, la Donna della sabbia! Quella bocca rosso cremisi, umida come un fondovalle, quegli omeri larghi, quel petto ripido, maiuscolo, e poi il tonico magnetismo insito nelle rubine proporzioni armoniche del suo fondoschiena.

Intelligente, sensuale, bella, spontanea, solare; con una ragazza così, accanto, si fa sempre una bella figura. Era intenta in una calda mattina d’agosto a prendere il sole, in topless, sull’assolato lembo di terra sabbiosa che costituisce la spiaggia di Torre dell’Orso e quel giorno non passava certo inosservata.

Non ci volle molto a conoscerla anche perché, trovandosi da quelle parti in vacanza, era ciò che desiderava. Le dissi che sulle sue turgide labbra si era posato lieve il sorriso della Gioconda; scoppiò a ridere e da allora non ha mai smesso.

Sono trascorsi vent’anni e ci ritroviamo ogni maledetta estate a raccontare le nostre storie, confrontandoci sui più disparati argomenti; ancora oggi continua a chiamarmi con lo stesso nickname di allora.

Mi piace ripensare con rispetto e stima a colei che ha sempre avuto un atteggiamento coerente nei miei confronti. A volte un seduttore può farsi ricordare da una donna non solo per il suo fascino, ma pure per le sue virtù, coltivando insperate e durevoli amicizie…