Matteo Briga - Domenica In

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Matteo Briga commenta la tragedia di Corinaldo a Domenica In

Andrea Sanna | 9 Dicembre 2018

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A Domenica In Matteo Briga ha commentato la tragedia di Corinaldo E’ cominciata una nuova puntata di Domenica In. La […]

A Domenica In Matteo Briga ha commentato la tragedia di Corinaldo

E’ cominciata una nuova puntata di Domenica In. La trasmissione condotta da Mara Venier quest’oggi apre con un argomento molto delicato che si sta affrontando in queste ultime ore: la tragedia di Corinaldo. Nella discoteca della cittadina, infatti, durante il concerto di Sfera Ebbasta si è verificato un clamoroso incidente che ha visto perdere la vita di minorenni e una giovane donna.
Per l’occasione la conduttrice ha invitato alcuni ospiti per ricostruire l’accaduto. Tra questi Matteo Briga. Il rapper uscito dalla scuola di Amici di Maria De Filippi è uno dei cantanti più amati dai giovanissimi.
Nel corso della discussione la Venier ha coinvolto il cantante chiedendogli cosa ne pensasse a riguardo e se nei suoi concerti si è mai verificato un fatto simile:

“Io sono tanti anni che faccio concerti e grazie al cielo non mi è mai capitato di assistere a una cosa simile, grazie a Dio. Non si è mai verificato un episodio simile”.

Questo il commento a caldo di Briga, che come Fedez ha voluto dire la sua sulla dolorosa vicenda. Ma non è tutto.

Domenica In: Matteo Briga polemico sulla tragedia di Corinaldo

Un argomento che ha colpito molto da vicino anche il mondo della musica. Molti cantanti si sono mobilitati e hanno espresso un pensiero di vicinanza alle famiglie delle vittime e a Sfera Ebbasta. Briga oggi a Domenica In ha voluto fare alcune precisazioni e esprimere tutto il suo disappunto:

“Chiaramente qualsiasi sia il fine di questo gesto dev’essere condannato. Bisogna analizzare sia le responsabilità oggettive della struttura che ha organizzato questo concerto, sia le responsabilità soggettive di queste persone che hanno commesso un gesto di questo tipo”.

Il cantante ha proseguito:

“Un gesto da condannare in qualsiasi caso. Il panico è quel qualcosa che si propaga più velocemente dopo la luce, quindi basta una scintilla che un ambiente così sovraccaricato vada in totale confusione. Ci sono alcune persone che hanno un’idea malsana di come si sta in una società. Bisogna cominciare dalle famiglie, dalle scuole”.

La conduttrice d’accordo con lui ha poi puntualizzato il fatto di quanto possa essere importante l’educazione civica come materia di studio nelle scuole.

Matteo Briga spiega il suo punto di vista a Domenica In

I vari ospiti presenti in studio hanno voluto quindi capire meglio come funziona meglio questo mondo di fare a loro sconosciuto, ma che sta spopolando tra i giovanissimi. Il rapper ha così replicato:

“Chi fa rap e trap come me oltre a fare dei concerti, fanno anche delle ospitate in discoteca. Queste prevedono che l’artista chiamato debba esibirsi per poi dedicare del tempo ai fans con foto e autografi. Da quel che ho capito io Sfera aveva una serata anche a Rimini quella sera e lui nemmeno era ancora arrivato alla discoteca. In queste ore si sta parlando, forse anche a sproposito. Attribuiscono delle colpe a lui che non ha a mio giudizio”.

Mara allora fa notare al ragazzo che in questo caso si parla di minori. Lui ha così replicato sostenendo che questa è una responsabilità di chi gestisce il locale lasciare aperta fino a tarda ora un luogo simile e accogliere minorenni.

Domenica In: Matteo Briga racconta il significato dei testi dell’artista assai discussi

Gli ospiti in studio non si capacitano di come si possa dare importanza a chi comunque lancia, a loro giudizio, un messaggio sbagliato nelle proprie canzoni e come possano i minorenni ascoltare un genere simile:

“Mi posso trovare d’accordo su questo argomento a livello sociale. Penso sia sbagliato parlare di ragazzi allo sbando e ubriachi. Qui ci sono 1400 persone che sono andate a vedere un concerto, minorenni compresi, e non sono tutti da classificare in questo modo. Chi va a vedere Sfera Ebbasta non dev’essere considerato uno sbandato a prescindere”.

Il ragazzo si trova quindi in disaccordo con chi punisce il modo di esporsi da parte degli artisti della trap e del rap. Briga puntualizza che lui non si è presentato per difendere o giudicare l’operato dei suoi colleghi, ma semplicemente per spiegare cosa può succedere in contesti come questi.
La tragedia di Corinaldo farà quindi molto discutere anche in questa domenica pomeriggio.