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Maurizio Costanzo affida a Novella2000 un appello: «Mina, verrò sotto casa tua e…»

Francesco Fredella | 10 Novembre 2016

Belen Rodriguez Maria de Filippi Maurizio Costanzo Mina

«Mina, ti aspetto. Altrimenti sono pronto a venire con le telecamere a Lugano. Magari facendo una serenata musicale sulle note […]

«Mina, ti aspetto. Altrimenti sono pronto a venire con le telecamere a Lugano. Magari facendo una serenata musicale sulle note di Se telefonando». Maurizio Costanzo affida in esclusiva a Novella2000 un appello alla grande Mina. Il famoso giornalista ha questo sogno nel cassetto. Che è pronto a realizzare in ogni modo. Si tratterebbe del più grande scoop della sua lunga carriera. Probabilmente il nuovo disco di Mina e Celentano, intitolato Le migliori, ha fatto venire il desiderio a Costanzo di rispolverare un’amicizia solidissima con la cantante. Che è uscita da anni dalle scene, senza rilasciare interviste.

Negli ultimi tempi Costanzo ha continuato a firmare scoop che gli hanno permesso di raggiungere ascolti record in seconda serata con uno share altissimo: dopo 13 anni ha intervistato Wanna Marchi, ma anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano o Fabrizio Corona. Il suo modo di fare televisione ha sempre aperto un vero e proprio varco. Maurizio Costanzo è uno stakanovista convinto con un’unica vocazione: il giornalismo. Per questo è in grado di lavorare ore ed ore nel suo ufficio a Roma Prati, dove c’è un gatto a fargli compagnia nella sua stanza piena di fotografie, televisori (tutti rigorosamente accessi) e centinaia di tartarughe. Che per il famoso giornalista sono rappresentano, da sempre, una filosofia di vita.

Tre matrimoni alle spalle e la convivenza con Simona Izzo che ha sempre definito un altro matrimonio. La relazione più lunga è stata quella con Maria De Filippi, con la quale vive da venticinque anni, che ha sposato con rito civile celebrato in Campidoglio da Francesco Rutelli. «Siamo amici prima di tutto. Ed è per questo motivo che andiamo d’accordo. Mai un litigio», ha raccontato nella lunga intervista durante la quale ha toccato tanti temi importanti come quelli legati alla famiglia, a cui tiene particolarmente. Maurizio Costanzo e Maria De Filippi hanno adottato nel 2004 Gabriele (oggi ventiseienne), che lavora per la loro società di produzione televisiva Fascino.  Maria ha un ottimo rapporto anche con gli altri due figli di Maurizio Costanzo, Saverio e Camilla, e con i suoi nipotini.

Partiamo dal nuovo disco di Mina e Celentano.  L’ha ascoltato?

«Il nuovo disco di Mina e Celentano è bellissimo. Lei non la sento da un po’ di tempo. L’ultima volta la volevo intervistare e mi rispose: “Da te mi farei intervistare, ma non voglio farle”. Io ho rispettato la sua volontà»

Sarebbe il suo più grande scoop?

«In assoluto sarebbe la cosa più bella al mondo.  Non sogno altri scoop. Anzi facciamo così: tramite voi lancio un appello a Mina: “Ti aspetto oppure vengo io da te?”. Vorrei andare sotto casa sua in Svizzera e farle una serenata musicale sulle note di Se telefonando sperando di convincerla. Porterei anche le mie telecamere»

 

Ma com’è nata Se telefonando?

«E’stata scritta da me e Ghigo De Chiara. La musica è di Morricone. Serviva come sigla di un programma di cui eravamo autori: Aria condizionata. Il maestro Morricone curò gli arrangiamenti. Ha detto di essersi ispirato al suono delle sirene delle ambulanze di Marsiglia. Morricone la suonò per Mina nella saletta prove di Via Teulada. Mina aveva il foglio con il testo tra le mani. Mi ha regalato una canzone favolosa»

Tantissimi anni di carriera sempre con la stessa emozione?

«Ho cominciato a 17 anni. Ero giovanissimo. Ma conservo ancora sempre un bel po’ di tensione prima di cominciare il Costanzo show. Prima di ogni intervista ho un po’ di paura. Confesso che il mio lavoro non si possa fare senza far finta di niente»

La sera arriva stanco a casa: è super impegnato. Ma ha tantissima forza…

«Certo. Soprattutto quando faccio televisione e nella stessa giornata la radio ad RTL. Ma il lavoro aiuta a non invecchiare con la mente»

E Maria cosa le dice?

«Non dice nulla. Perché di solito rientro in casa prima io di lei. Le sue giornate sono lunghissime»

Lei ha perso suo padre giovanissimo. Ha detto che pensa sempre ai suoi genitori.

«Sono convinto che il legame con i propri genitori sia unico. Nella mia vita non c’è stato un momento delle mie giornate durante le quali non abbia pensato ai miei genitori. Ho le loro foto in camera da letto. Li porto con me come nessun altra cosa»

Ha rimpianti quando pensa a loro?

«Il mio dolore  è che mio padre quando è morto non ha visto che ce l’avevo fatta. Perché ero ancora volontario a Paese sera. Mia madre, invece, ha visto qualcosa. Quando ho fatto la prima puntata di Buon pomeriggio chiamai mia madre e disse: Ho sentito la trasmissione. Ma domani che dici?»

E se non avesse fatto il giornalista?

«Non avrei fatto altro. A 14 anni ho scritto a Montanelli che mi rispose. Non avrei fatto nessun altro mestiere. Ho avuto una grande fortuna a fare quello che volevo fare. E’ stata una vocazione»

 

La più grande novità della televisione è stato il Trono Gay. Chi ha partorito l’idea?

«L’idea è stata di Maria, ma io ho molto insistito affinchè lo facesse. Perché lo ritenevo importante soprattutto dopo le Unioni civili. La discriminazione è impensabile. Ed è una cosa che ho sempre creduto: ho fatto tantissime puntate del Costanzo show su questo. Il mondo cammina e va avanzi. Cambia»

A proposito di Maria: con lei guarda molta televisione a casa?

«Non la guardiamo insieme perché quando lei torna io la sto già vedendo in poltrona. Ogni tanto Maria mi consiglia dei film americani e li guardo. Spesso accade di sabato, che è il giorno in cui lavoro meno. Altrimenti amo i film italiani»

La sua è una famiglia allargata.

«Io ho sempre creduto nella famiglia. I miei figli, Saverio e Camilla (avuti con Flaminia Morandi) li vedo ogni giovedì a pranzo in ufficio da me. Con mio figlio più piccolo Gabriele, che ha 26 anni e che io e Maria abbiamo adottato, ceno ogni sera assieme. Credo tantissimo nel valore del pranzare o cenare insieme. Lo faccio anche con i miei nipoti. E ve lo dice uno che si è sposato 4 volte, anche se sono 25 anni che sto con Maria…»

Il servizio completo è sul numero di Novella2000 in edicola questa settimana

 

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