Perché gli atleti mordono le medaglie vinte alle Olimpiadi? Il motivo dell’usanza

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Perché gli atleti mordono le medaglie vinte alle Olimpiadi? Il motivo dell’usanza

Andrea Sanna | 2 Agosto 2021

Olimpiadi Olimpiadi Tokyo

Durante le competizioni sportive come le Olimpiadi in tanti si chiedono perché gli atleti mordono le medaglie appena vinte. Ecco il motivo di questa curiosa usanza

Gli atleti mordono le medaglie: ecco perché

Poco dopo gli Europei di Calcio che ci hanno regalato tante soddisfazioni, in queste settimane stiamo assistendo alle Olimpiadi di Tokyo. Un momento di unione per i tanti appassionati di sport, che hanno così la possibilità di seguire più da vicino gli atleti delle varie discipline, dal nuoto alla scherma, all’atletica, per passare al golf o la ginnastica artistica e così via. Manifestazione che ci sta regalando oltretutto grandi imprese, non ultime quelle che hanno coinvolto Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi.

Ma c’è un’usanza che si ripete in ogni competizione sportiva. L’abbiamo visto nel calcio, ma capita anche nelle manifestazioni di tennis e capita anche alle Olimpiadi. Tutti gli atleti durante le premiazioni, quando si fermano per scattare le foto di rito, fanno un gesto particolare: mordono le medaglie oppure danno un bacio al premio. Ma perché fingono di addentarla?

Esultare così, anche alle Olimpiadi, ormai è diventato un simbolo iconico che si tramanda di generazione in generazione. A spiegarci i motivi è La Stampa, che attraverso un video ha raccontato cosa si nasconde dietro questa tradizione. Sembra, infatti che, secondo David Wallechinsky, nonché membro della Società internazionale dei Giochi Olimpici, si tratterebbe semplicemente di un gesto per soddisfare i media.

Stando a quanto detto dal co-autore de Il libro completo delle Olimpiadi, ormai i fotografi sembrano quasi ossessionati da questa posa, che lo vedono un po’ come uno scatto simbolico, che piace tanto al mercato. Sempre Wallechinsky crede che gli atleti spontaneamente non farebbero mai un gesto del genere, a meno che, appunto, non gli viene chiesto. Come abbiamo detto però, questo gesto non è solito solo durante le Olimpiadi

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