Paola Turci prima di Sanremo: la perdita del padre e il passato difficile

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Paola Turci prima di Sanremo: la perdita del padre e il passato difficile

Andrea Sanna | 31 Gennaio 2019

Paola Turci racconta la perdita di suo padre e il difficile passato: la confessione della cantante prima di Sanremo Per […]

Paola Turci racconta la perdita di suo padre e il difficile passato: la confessione della cantante prima di Sanremo

Per Paola Turci questi sono giorni di preparativi in vista dell’imminente partecipazione al Festival di Sanremo. La cantante romana ha deciso di raccontare, attraverso la canzone che presenterà durante la kermesse, la perdita di suo padre.
Sempre nel corso dell’intervista rilasciata a Vanity Fair la Turci ha ripercorso anche un momento doloroso e difficile del suo passato, che non può dimenticare.

Non è la prima volta che Paola si presenta al Teatro Ariston e non è nemmeno la prima volta che lo fa con testi forti e un messaggio importante. Brani che poi hanno riscosso un grande successo. Nel 2017 per esempio si è classificata quinta e stavolta ci riprova. Dopo quell’occasione ha vissuto momenti di debolezza psicologica, come da lei stessa svelato tra le pagine del settimanale:

“Due anni fa è stato come la fine di una festa e svegliarsi il giorno dopo. Quel momento in cui ti senti contenta, ma hai un gran cerchio alla testa”.

Ha confessato la cantante. Un momento di gioia, ma molto strano e particolare:

“Ti poni delle domande a cui non dai delle risposte. Ho avuto un down psicologico”.

Ora però Paola Turci ha ritrovato la serenità, grazie anche alla meditazione, e si dice pronta ad affrontare un’altra sfida.
Ancor prima di pensare al Festival, però, la cantautrice ha voluto affrontare un argomento delicato, che non aveva mai affrontato prima: la perdita di suo padre…

Paola Turci e la perdita di suo padre

Durante l’intervista a Vanity Fair Paola Turci ha voluto ripercorrere la scomparsa di suo padre. Non ne aveva mai parlato prima e la canzone presentata al Festival è stata l’occasione per affrontare l’argomento.

L’ultimo ostacolo è il titolo del brano e Paola lo racconta così:

“Le canzoni servono per farci ritornare ad un momento preciso. Nel mio caso è stato con mio padre. Nel testo racconto il momento in cui lo stavo per perdere. O almeno è quel che credo. Perché poi è successo che non ne ho mai parlato così tanto come da quando se n’è andato”.

Ha ammesso la cantante. Lei sintetizza la sua assenza come intensa presenza e idealizzazione:

“Non è stato un supereroe: avevamo un rapporto di simpatia, ma non sono mai dipesa da lui. Poi l’ho visto nell’ultimo respiro, ho ascoltato le sue ultime parole: “Dimmi, cara”. E ora lo ritrovo quando attraverso le porte affrescate e strette. Arriva senza che io lo cerchi”.



Un racconto toccante quello di Paola Turci nei confronti di suo papà. Ora darà modo di farlo conoscere in un momento intimo e difficile. Siamo certi che con questa canzone ci emozioneremo parecchio.

Anche il passato di Paola non è stato semplice. Ecco come ne ha parlato lei….

Il passato difficile di Paola Turci

Con gli uomini Paola Turci ha avuto sempre un rapporto complicato, specie dopo quanto avvenuto in passato. Una situazione difficile per lei, che ha rivissuto nel corso dell’intervista alla rivista. L’abuso è qualcosa che ti rimane dentro per tutta la vita:

“Avevo tredici anni. Ricordo il senso di vergogna, dentro qualcosa di innaturale. E una responsabilità, come fosse stata colpa mia. Successe che eravamo in casa. Lui, io e una mia amica della mia età. Iniziò a farci le stesse cose. Ci mise a sedere su uno sgabello, sfogliava giornali pornografici e chiedeva se ci piacesse e quanto. Io avevo la nausea come quando mangi ed è troppo e non ce la fai più. Durò pochissimo e fu interminabile. Finché m’implose dentro un “adesso basta” e fermai tutto scappando veloce, via. Lui era Uno grande. Quand’è morto, ho provato sollievo. ne parlai In analisi, da adulta, mettendo insieme le fila. Se tornassi indietro, denuncerei, andrei in un centro antiviolenza e mi farei ascoltare, difendere, proteggere. Mi ha lasciato un fastidio esagerato per parole e atteggiamenti fuori posto per cui ero capace di tirare ceffoni: mi facevo giustizia così. I complimenti, quelli sì, li accoglievo. Un uomo mi definì “sublime”. Mi piacque».

Ha concluso Paola Turci. Ecco perché in Fatti bella per te lancia un messaggio così forte alle donne: quello di amare di più se stesse e di essere coraggiose.

L’esperienza sanremese sarà dunque un modo per raccontare un’altra parte di sé, questa volta parlando di suo padre. Paola Turci è pronta e carica più che mai. A lei va il nostro calorosissimo in bocca al lupo. Siamo pronti ad emozionarci con la sua musica.

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