Roberta Di Padue mette in guarda dal body shaming
Come detto, Roberta Di Padua non dà molto peso ai commenti degli haters per quanto rigaurda se stessa. Ma comunque se ne dispiace e pensa soprattutto a quelle persone più fragili che possono farsi influenzare da tutto questo.
Io cerco di prendere sempre questi insulti in maniera “sportiva”, di non dar troppo peso a quello che pensa il pubblico perché voglio evitare di farmi influenzare. Ma al contempo è ovvio che quando leggo queste cose mi dispiaccio, ma più che altro per le giovani donne che mi seguono. Noi ospiti di Uomini e donne siamo seguiti spesso anche da ragazze e ragazzi in piena fase adolescenziale e quindi psicologicamente molto più “deboli” rispetto a me che ormai ho 37 anni e sono temprata, sono mamma, sono forte e quindi non mi faccio condizionare.
D’altra parte, però, so bene che gli insulti che ricevo potrebbero veicolare un messaggio sbagliato per le più giovani, che si sentono quasi obbligate a dover prendere d’esempio modelli di donne perfette che poi non esistono. Modelli di donne, tra l’altro, spesso e volentieri ritoccate con Photoshop. Inoltre io sono una fan delle mie forme e in generale delle donne morbide e con le curve al posto giusto, e sono certa che anche agli uomini queste caratteristiche piacciono.
Agli uomini piacciono le donne che a cena fuori mangiano, bevono e non si fanno problemi in merito. Avere delle rotondità è un pregio, una caratteristica, non di certo un difetto. Io però credo che nel leggere certe cose vada anche tenuto conto del fatto che io non sono stata un’ospite di Uomini e donne molto amata, perché non sono il classico tipo di donna che piace di più: accondiscendente, con la testa bassa.
Roberta Di Padua pensa che a scatenare tutto questo sia stato anche quello che è successo a Uomini e donne. Ma lei non si pente di nulla.