«Sposatevi solo per amore». Parola di Roberto Alessi che nello speciale Novella2000 – SPOSA (in edicola a 1 euro) ha raccontato la sua storia d’amore con Betta Guerrieri. Mettetevi comodi e leggete tutti i particolari in questo suo articolo!

«Lei è Betta, Betta Guerreri, la stilista». Così il mio amico Fulvio Pelucchi, per tutti Pelo, mi presentò sulla porta di casa mia, quella che dopo una settimana avrebbe iniziato a convivere con me. In effetti l’avevo intravista una volta in macchina.
Sulla porta di casa lei mi apparve bellissima e simpatica, io stavo cucinando, venivano una quindicina d’amici e avevo bruciato il pane nel forno, e aprii con la teglia col pane carbonizzato tenendola col guanto da forno. Fu un attimo, e lei ed io, ancora inconsapevoli, rimanemmo fulminati da un amore che non ci ha lasciato scampo: ci siamo messi insieme quasi subito. Ci saremmo sposati anche dopo un giorno, ma suo padre Arnaldo era malato, aspettammo che arrivasse il trapianto di cuore, poi perfettamente riuscito. Ma si ammalò mia madre Anita, un cancro, l’idea di sposarmi senza mia madre no. Nel giro di poco abbiamo organizzato tutto, tutto alla grande, sapevo che mi sarei sposato una sola volta.

La cerimonia in chiesa, officiata da Don Boga. Poi il rinfresco a casa per sessanta parenti e amici stretti. Quindi la festa il giorno dopo a buffet, la musica alta, del Principino, dee jay fantastico, aperitivi strong. Balli da subito, risate, alle sei di mattina, stremati, Betta e io mangiavamo una pizza surgelata a casa nostra, i piedi sfranti (altro che prima notte). E dopo due giorni altra cena, per i miei parenti più anziani, che non avrebbero gradito una festona con la musica a duemila e gin tonic come se piovesse (finì il gin, «mai successo prima», mi disse stupito il titolare del catering Massimo Grugni, bravissimo).
Il più bel matrimonio dove sono stato e che vedete nelle foto (che ho voluto condividere con voi), ed ero uno dei due protagonisti, anche se penso che la protagonista sia sempre e solo la sposa, in quel caso la mia Betta.
Sono 25 dal primo incontro, 18 dal sì. E vorrei partire con questo speciale pensato col cuore con una raccomandazione per chi si sposa, ormai l’età e l’esperienza me lo consentono: sposatevi sempre e solo per amore.

Come saperlo? Interrogate il vostro cuore, dimenticate i consigli, i ragionamenti, cercate di guardare con gli occhi dell’anima chi vi sta di fronte. Vi aspetteranno momenti bellissimi, ma anche grandi dolori, strade in salita, il lavoro che segna il passo, genitori che invecchiano e ci lasciano, ferite del cuore che non si rimargineranno mai. «Tutto passa», ti dicono. Col cavolo, ma è la vita, che non è mai perfetta, alla faccia della canzone di Fiorella Mannoia…

E se non c’è amore è dura riuscire ad andare avanti senza inaridirsi. C’è chi pensa a sistemarsi, arrivati i trenta ti prendi (se ti prende) chi c’è e chi può offrire il meglio, «ma ricordatevi che poi, per tutta la vita, tra un lenzuolo e l’altro vi ritroverete quella persona accanto a voi e se non l’amate davvero altro che sistemazione», dice mia suocera Gio’.

Ed ora partiamo con questo speciale nozze. Spero che vi possa essere di grande aiuto, ma ricordate sempre: il primo ingrediente per avere un matrimonio perfetto è l’amore, senza quello non c’è manuale che tenga. Un abbraccio e viva gli sposi.

Vostro Roberto

 

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