Associazione UNICI Stefano Buttafuoco Beppe Convertini

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Stefano Buttafuoco presenta l’associazione UNICI in un bagno di affetto a Roma

Niccolo Maggesi | 7 Aprile 2022

Inaugurazione dell’associazione UNICI di Stefano Buttafuoco e della moglie Alessia per finanziare il progetto Telethon sulle malattie infantili rare

Associazione UNICI

Tanti amici e autorità del mondo del giornalismo, della Rai e dell’imprenditoria hanno festeggiato a Roma, poche ore fa, l’inaugurazione dell’associazione UNICI messa in piedi da Stefano Buttafuoco. Il cronista e inviato della Vita in Diretta, con la collaborazione dell’affezionata moglie Alessia, ha lanciato una raccolta fondi che finanzierà la ricerca sulle malattie rare infantili.

Il progetto è partito proprio dal privato di Stefano Buttafuoco, che quattro anni fa ha avuto Brando, affetto da una malattia genetica rara di cui al mondo si conoscono solo altri ventitré casi. Insieme a Telethon, che ha già aperto il bando con cui assegnare la ricerca, Buttafuoco s’impegna a racimolare 100 mila euro che sosterranno il progetto.

Ciascuno di noi può sostenere l’iniziativa dell’associazione UNICI versando il proprio contributo sull’IBAN IT81K0100503223000000004534. Tutte le informazioni utili sono sul sito ufficiale dell’associazione.

Alla serata inaugurale

L’evento che ha segnato l’inaugurazione di UNICI ha visto la partecipazione di amici e colleghi di Stefano Buttafuoco, ritrovatisi al Duke’s dell’esclusivo quartiere Parioli per manifestare la propria solidarietà verso il progetto See Grant.

Tra di loro c’erano: Alessandro Di Majo, consigliere di amministrazione Rai; l’amministratore delegato di Wind Gianluca Corti; il dottor Alessandro Ferretti, ricercatore all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma e da sempre vicino a Brando; e Guglielmo Lorenzo, responsabile della comunicazione di Telethon, il cui contributo all’intera iniziativa si sta rivelando preziosissimo.

Tanti anche i volti noti ai telespettatori TV, a cominciare da Beppe Convertini che ha tenuto a battesimo UNICI servendo da testimonial per l’associazione di Stefano Buttafuoco.

“Sono orgoglioso di partecipare a questa iniziativa che ha l’obiettivo di dare una speranza di vita migliore a Brando ed ai bambini come lui. Per me è un privilegio sostenere questa associazione del mio amico e collega Stefano Buttafuoco e della moglie Alessia. L’importo del bando è una cifra importante, serve concretezza ed una raccolta fondi in questo senso è lo strumento migliore. Donare fa bene anche a noi stessi” .

Nella foto: Carolina Rey e Beppe Convertini (foto di Karen Di Paola)

Con lui hanno partecipato anche: Silvia Salemi, Massimiliano Rosolino, Carolina Rey, Elisa D’Ospina, Grazia Di Michele, Stefano Oradei, Fanny Cadeo, Anna Capasso, Monica Giandotti, Lisa Marzoli, Maria Soave. Ma anche Monica Marangoni, Emanuele Salci, Eleonora Pieroni, Stefano Pantani e molti altri.

Stefano Buttafuoco: tutto per Brando

Stefano Buttafuoco ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a rendere migliore quella del figlio Brando, sulla vicenda del quale ha anche scritto. Il bambino 23. La storia e i sogni di Brando – questo il titolo del libro-testimonianza – racconta l’impatto che il piccolo ha avuto sull’esistenza di Buttafuoco, ex pugile oggi affermato giornalista di La Vita in Diretta.

A tal proposito, ecco cosa dice Buttafuoco:

“Brando è stato per me uno tzunami. La mia vita è cambiata, ma ora lo vedo come un dono. Mi ha tolto ogni sovrastruttura, per me ora conta solo l’essenzialità delle cose come l’affetto di tutta questa gente che oggi mi sostiene in questa mia battaglia. C’è tanta gente perbene, si parla troppo del male delle persone e poco del bene. Oggi è la dimostrazione che tante persone mi vogliono bene, a me e alla mia famiglia, e questo ci dà forza. La televisione è un mondo particolare, stasera questa vicinanza mi ha riempito il cuore. Con il sorriso si fanno miracoli e questa serata è piena di sorrisi”.

In effetti la serata, tra cocktail e taglio della torta – come si suole in certi casi -, ha visto una grande affluenza di affetto e solidarietà.

Nella foto: Stefano Buttafuoco con la moglie Alessia (foto di Karen Di Paola)

Probabilmente, in questo c’era anche la sincera voglia di rivedersi dopo tanti mesi di distanze e restrizioni. Ma soprattutto c’era il desiderio di venire incontro a una causa come quella di Brando, davanti alla quale non possiamo voltare le spalle, perché in fondo riguarda tutti noi.