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Stefano Zecchi provoca: «I ritocchini? Dovrebbe passarli la mutua»

Redazione | 7 Aprile 2016

cristina-chiabotto Tom Cruise

Simona Izzo che fa discutere per il suo viso “ritoccato”. «Avevo bisogno di un refresh», ha spiegato, «ora mi vedo e […]

Simona Izzo che fa discutere per il suo viso “ritoccato”. «Avevo bisogno di un refresh», ha spiegato, «ora mi vedo e mi sento bellissima». Tom Cruise che 53 anni appare ringiovanito: pelle liscia, quasi tirata, difficile non pensare al ritocchino. Cristina Chiabotto che dice di sentirsi meglio dopo aver equilibrato le dimensioni del seno a quelle del corpo. Ivana Spagna, abituè del ritocchino, che ha sempre ammesso di apprezzare la chirurgia estetica: «La mia prima volta è stata a 16 anni, per un naso che mi rovinava l’esistenza».

Ma perché a rifarsi sono (quasi) sempre i ricchi (e famosi)? La domanda se la pone Stefano Zecchi, professore di Estetica all’Università degli Studi di Milano e nostro esperto, che, in modo provocatorio, propone di “far passare” le spese dei ritocchini dal servizio sanitario nazionale.

“Rifarsi” non permette solo di diventare più belli, ma consente di raggiungere un miglior equilibrio psicofisico. E allora, se a guadagnarne non è solo la bellezza, ma anche la salute, perché non coinvolgere la mutua?

Il servizio completo è su Novella n. 15