Resente Novella 2000 n. 17 2022

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Studio Resente: appello a Draghi, meglio vivere a pane e formaggio

Redazione | 13 Aprile 2022

Il nostro Alessandro Resente augura buona Pasqua ai lettori di Novella, proponendo la sua sugli ultimi sviluppi di economia e politica

Alla fiera Formaggio in Villa

Gradatamente, con piccole e grandi cose, ci si rende conto che stiamo ritornando a una vita più normale. Non è più la vita pre-Covid. Hanno voluto cambiarci, hanno voluto distaccarci, hanno voluto distruggere i sentimenti! Bravi, ma non ci sono riusciti completamente. E adesso gli stessi componenti del Comitato Tecnico Scientifico arrivano a dire che tutte le chiusure e i blocchi non sono serviti, che avevano molte perplessità, ma poi…

Ma poi cosa? Non si può scherzare o sottomettersi a delle imposizioni. Dovevano essere decisioni prese su valutazioni scientifiche e basta. E questo era il solo e unico compito! Comunque, cerchiamo di riprenderci la vita! Il primo weekend di aprile sono stato a visitare la manifestazione “Formaggio in Villa”, che dopo due anni di sospensione quest’anno si è tenuta a Cittadella, in provincia di Padova.

È una delle mostre-mercato che adoro di più, per me un vero e proprio parco dei divertimenti con centinaia di “attrazioni”. Nei vari banchi troviamo il meglio della produzione italiana del formaggio. Ma quante qualità ci sono, dei salumi, delle confetture…? Insomma, un universo di bontà che ti fa urlare “Ma quanto bravi siamo noi italiani”.

Veramente: ho passato delle ore spensierate gustando tante prelibatezze, ma soprattutto caricandomi di borse (non riesco solo ad assaggiare, ma devo anche portare a casa!).

Adesso, finalmente, dopo due anni, potremmo godere della Pasqua e ritornare alla vecchia tradizione del pic-nic e della scampagnata di Pasquetta. E questa sarà un’occasione per stare in compagnia con i nostri salumi speciali, dai vari salami al prosciutto crudo alla mortadella. Senza dimenticare la bontà della porchetta, e poi via con i vari formaggi, da quelli di capra e pecora a quella di mucca, accompagnati da una di quelle favolose confetture fatte con la nostra frutta!

Grido di allarme

Cerchiamo di godere di questi momenti, sperando che nel frattempo il premier Draghi inizi a fare qualcosa e prendere provvedimenti per noi italiani. E diciamolo: legga tutti i commenti su Instagram. Basta con tutte queste preoccupazioni per la guerra in Ucraina. Come mai tutto questo impegno, ovviamente deviando soldi degli Italiani destinati agli Italiani?

Risposte alle mie domande della scorsa rubrica non me ne sono pervenute. Certo che erano precise e descrivevano una situazione oggettiva, e il silenzio mi fa ancora di più riflettere, ben sapendo che il suo staff mi segue!

Come fa il Governo nato per affrontare la pandemia, ma soprattutto per la ripartenza, a non ascoltare il grido di allarme del presidente di Confindustria Bonomi? Siamo in presenza di un governo a larga maggioranza. Ma è possibile che all’interno dei vari partiti che lo sostengono nessuno senta forte i problemi che sta vivendo il Paese, e che si manifesteranno con più gravità nei prossimi mesi?

Pensate solo che, sulla base dei dati forniti dal presidente Bonomi, il caro bolletta energetica per l’industria italiana passerà dagli 8 miliardi del 2019 agli oltre 60 miliardi di quest’anno. Un incremento spaventoso, che ovviamente le industrie saranno costrette a trasferire sui prezzi di vendita, provocando un incremento dell’inflazione che finora è stato solo parziale.

Ma non solo, molte aziende – si parla di percentuali decisamente alte – hanno già ridotto (o stanno per farlo) la produzione con pesanti ripercussioni sul Pil. Pil che, da un dato previsionale di crescita di oltre il 4%, ora è stato dimezzato scendendo sotto il 2%, a 1,9%, sperando che gli interventi necessari che ci auspichiamo il governo andrà a prendere arrestino questa caduta.

Una crisi in arrivo

Lo scenario è decisamente pesante, con molte famiglie in difficoltà. Anche per delle scelte prese lo scorso anno, le quali hanno ridotto le buste paga.

Si sarebbe dovuto spiegare correttamente ai cittadini cos’è l’assegno unico, e che venivano meno le detrazioni in busta paga per carichi di famiglia! Tutto cresce, e gli stipendi diminuiscono! Io veramente faccio fatica a comprendere questa indifferenza del Governo di fronte a queste problematiche che stanno subendo i cittadini italiani. E un Presidente del Consiglio tutto preoccupato per la guerra, con scelte molto contestate nei social, dimentica così il suo principale dovere: interessarsi degli Italiani e della nostra nazione.

Stiamo registrando un’inflazione su base annua del 7%, ma si deve precisare che non si sono ancora applicati gli aumenti dei prezzi dovuta ai rincari energetici!

I tassi di interesse sui mutui e sui prestiti stanno aumentando, e chi ci amministra cosa sta facendo? Quasi nulla, e tutto è incentrato sulla guerra. Perché tutto questo coinvolgimento? Quali sono le vere motivazioni? Non mi sono assolutamente piaciute le risposte fornite da Draghi durante una conferenza stampa nella quale ha risposto a un giornalista che gli chiedeva se stiamo finanziando la guerra che lo si stava facendo pagando il gas russo! Ma il rispetto degli Italiani dov’è? La domanda era precisa, e richiedeva una risposta seria e articolata. Non era una serata tra amici, dove si può scherzare!

Come risponderà il Premier Draghi alla grave crisi che colpirà l’Italia nei prossimi mesi, dovuta in gran parte alle sue scelte degli ultimi giorni?

Tra Italia e Ucraina

Zelensky non ha nessuna colpa? Io penso da sempre che se un Presidente ama il proprio popolo, non potrebbe mai accettare che i suoi cittadini muoiano così. Io impazzirei, e troverei il prima possibile un accordo e non chiederei armi!

In questo momento a me interessa e mi preoccupa la situazione economica italiana. Se il Presidente Draghi non sente le problematiche delle famiglie e delle aziende italiane, ritengo che la cosa migliore sia lasciare il posto a qualcun altro.

Provi una mattina ad andare in un supermercato o in un mercato rionale, e parli con la gente, con il pensionato che mangia mele perché costano meno del pane, e con la mamma che prepara grandi piatti di pasta perché il pesce e la carne costano!

Vada a visitare le aziende, per capire i problemi che stanno vivendo. Materie prime in aumento, fornitori che chiudono e i clienti che stanno andando verso mercati esteri alternativi!

Qualche parlamentare parla di aumentare il salario minimo, ma sa che il costo di un dipendente per un’azienda è il doppio di quello che questi riceve? Allora va bene aumentare gli stipendi, ma diminuendo le imposte e i contributi. Questo è saper intervenire, perchè altrimenti renderemo ancor meno competitivi i nostri prodotti in termini di costo.

Spero vivamente che s’inizi a fare qualcosa per gli Italiani, che per una volta si capisca che chi ci governa vuole il bene dell’Italia. Cerchiamo per una volta di essere egoisti, dobbiamo! E nell’auguravi una felice Pasqua, vi ricordo che il nostro grido deve essere sempre “SONO ITALIANO”.

a cura di Alessandro Resente