La lista nera dell’Ucraina: dopo Albano anche Toto Cotugno?

Toto Cotugno è finito nel mirino dell’Ucraina. La notizia ha fatto il giro del web e ha creato molto scalpore. Esattamente come successo ad Albano pochi giorni prima, anche Toto Cotugno sembra essere finito nella lista delle persone considerate pericolose dal governo ucraino. La nazione, infatti, ha ritenuto sia Albano che Toto due “possibili minacce per la sicurezza” del popolo e dello Stato. I motivi sono legati alla grande fama che entrambi i cantanti hanno riscosso in Russia.

Come noto i rapporti tra Russia e Ucraina non sono tranquilli, di conseguenza il successo nella patria sovietica ha in qualche modo influito con la figura dei due artisti italiani. Come rivelato in esclusiva da noi di Novella 2000, ciò che ha fatto infuriare il governo ucraino nei confronti di Albano sembra essere una foto. Il cantante di Cellino ha brindato insieme a Putin dopo un suo concerto e, quello scatto, pare aver infuriato gli esponenti ucraini.

Non solo Albano, ma anche lo stesso Toto Cotugno è stato “vittima” della “lista nera” ucraina. Se Carrisi ha minacciato di ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, Toto cosa deciderà di fare? Davvero l’artista è finito nella lista nera? Nella giornata di oggi il manager di Cotugno è intervenuto a Storie Italiane e ha chiarito tutta la situazione, parlando anche della “lista nera”.

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Toto Cotugno e il rapporto con l’Ucraina: parla il manager

Questa mattina, mercoledì 20 marzo, il manager di Toto Cotugno è intervenuto a Storie Italiane. Nel programma condotto da Eleonora Daniele, l’uomo ha parlato della situazione che sta intercorrendo tra Toto e l’Ucraina. Il cantante dovrebbe tenere un concerto proprio in quel paese sabato 23 marzo e, stando alle parole del manager, i due partiranno lo stesso:

“Sono stati venduti quattromila biglietti. Ci aspettano 4 mila persone e il concerto è sold out da due mesi. Noi comunque partiremo poi quel che succederà in aeroporto non lo sappiamo.”

Cosa succederà dunque? Il manager di Toto Cotugno ha anche poi specificato la situazione. Stando a quanto dichiarato, le cose per Toto sarebbero diverse rispetto a quanto accaduto ad Albano.

“Siamo in contatto con l’ambasciata italiana a Kiev e abbiamo avuto informazioni. Non esiste nessuna restrizione all’artista Toto Cutugno. Non sappiamo se ci fanno tornare indietro. Partire si può partire, perché non è previsto nessun visto. Toto non è inserito in una lista nera, ma esiste una richiesta da parte di un deputato del Parlamento ucraino che chiede di limitarne ed impedirne l’accesso in occasione del suo concerto, perché considerato filo-russo. Non abbiamo capito per quale motivo sia stato considerato in questo modo. Potrebbe essere per aver ospitato il coro dell’Armata Rossa a Sanremo 2013. Ma per noi è stato un fulmine a ciel sereno, Toto va in Ucraina da più di 25 anni. Reputo paradossale che venga prima nominato nel 2013 come “uomo dell’anno” e poi venga considerato indesiderato qualche anno dopo.”

Una situazione piuttosto delicata quindi, che se ad alcuni è sembrata uno scherzo, in realtà di divertente c’è poco. Toto Cotugno, dunque, partirà lo stesso per il concerto in Ucraina, con la speranza che possa poi fare ritorno in Italia senza troppi problemi. Auguriamo a lui il meglio, sperando che il governo ucraino decida di ripensarci in merito ai nostri due artisti italiani.