Un anno fa ci lasciava l’attrice Catherine Spaak, interprete tra le più raffinate del nostro cinema e personaggio televisivo di sterminata cultura. Il suo portamento e l’eleganza della sua gestualità, la cordialità garbata e piena di tatto con cui si presentava al pubblico sono state d’ispirazione per generazioni di giovani e meno giovani.
Gli ultimi anni della sua vita furono tristemente segnati dalla malattia. Dopo un’emorragia cerebale che la colpì peraltro al culmine della pandemia nel marzo 2020, le sue condizioni di salute si aggravarono progressivamente fino al decesso in una clinica romana, all’età di 77 anni, nel giorno di Pasqua del 2022.
Il ricordo di Catherine Spaak a un anno dalla morte
Diventata famosa negli anni Sessanta e Settanta, è ricordata da molti come la ragazzina di cui Gassman si prendeva una cotta nel Sorpasso. Nella sua carriera, però, Catherine Spaak ha lavorato con tanti altri grandi. A dirigerla furono da Lattuada a Salce, da Monicelli a Damiani, da Capitani ad Argento, passando per Steno, Sordi, la Vitti…
Accanto alla strada da attrice del grande schermo anche quella di squisita regista teatrale e di interprete musicale. Sono suoi i classici Tous les garçons et les filles, entrato nella colonna sonora di decine di film, e Noi siamo i giovani (L’esercito del surf) che ancora oggi risuona nelle orecchie delle nuove generazioni.
Tra gli ultimi lavori dell’attrice c’è stato uno spettacolo il cui ricavato andò in beneficenza a un’associazione per l’infanzia. In quell’occasione la Spaak calcava le tavole del nobilissimo Teatro Goldoni di Venezia.
Sola sul palco al leggio, Catherine Spaak commosse il pubblico rievocando il dramma dell’Olocausto con il diario di una delle vittime. Il segreto di Hanna ha anche ispirato un film diretto da Giambattista Assanti, con Elisabetta Pellini nei panni della protagonista.
Il nostro ricordo dell’attrice è tanto più accorato perché Catherine Spaak è stata fra le collaboratrici di Novella. Mettendo a parte i lettori dei suoi consigli e condividendo la sua sensibilità, la conduttrice del cult televisivo Harem è ricordata come una delle voci più gradevoli del nostro settimanale.
Il regista Enrico Iannaccone, napoletano classe ’89, è stato l’ultimo ad avere la fortuna di ritrarla per il cinema. Nel 2019 le affidò la difficile parte di una malata di Alzheimer in una pellicola presentata al Festival del Cinema di Roma ma che ebbe notevole eco pure all’estero.
Proprio dal film La vacanza sono tratte le foto che trovate in questo articolo, e che ritraggono la Spaak nelle vesti della protagonista Carla. A condividerle con noi il marito Vladimiro Tuselli, che Catherine Spaak sposò quasi in segreto nel 2013 e a cui continuò a voler bene anche dopo la rottura.