Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni Novella 2000 n. 47 2020

Spettacolo

A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: intervista a Pamela Prati

Redazione | 11 Novembre 2020

Barbara Fabbroni intervista Pamela Prati per la rubrica Scuola di Seduzione nel nuovo numero di Novella 2000: ecco che cosa […]

Barbara Fabbroni intervista Pamela Prati per la rubrica Scuola di Seduzione nel nuovo numero di Novella 2000: ecco che cosa ha detto la showgirl.

Bella, sexy, provocante, dal fascino irresistibile. Pamela Prati si racconta a Novella 2000. In TV ha detto: “Voglio mettermi a nudo e raccontare fino in fondo chi sono”. Glielo chiediamo direttamente.

Chi è veramente Pamela Prati?

“Una donna immensamente autentica, anche se spesso la mia autenticità non arriva. Con valori, onesta, un’artista a 360 gradi, leale, con le sue fragilità”.

Che cos’è per te la normalità?

“Non appartiene più a questo mondo, e il lockdown non ha dato all’essere umano la possibilità di evolversi”.

Perché nel 2016 hai deciso di cambiare cognome? Via Pireddu, quello di nascita, ora sei solo Prati.

“La maggior parte degli artisti cambia nome, serve un nome pratico, facile che arrivi al pubblico. Sono un’artista del popolo, che mi ha scelta come Pamela Prati. Sentivo la necessita di cambiarlo, come consacrazione. Non mi puoi chiamare Paola conoscendomi come Pamela. Mia madre mi chiamava Pamela”.

L’arrivo nella Capitale e il rapporto con mamma

Quando sei arrivata a Roma la tua vita è cambiata?

“Sì. Si sono realizzati i miei sogni, i miei desideri, le promesse che avevo fatto a mia mamma”.

Nel libro che hai appena pubblicato, Come una carezza. La vita, l’amore, il tradimento e il diritto alla felicità, edito da Cairo Editore, c’è un pezzo toccante su te e tua madre. Perché vi chiamavano bastarde?

“Perché mia madre non era sposata con mio padre. È una donna che ha sofferto tantissimo, per amore si è distrutta, si è macerata. Il nostro karma dell’amore è uguale, sono un po’ come lei”.

Spiegati meglio, cosa vuoi dire?

“L’amore è stato la mia condanna e al tempo stesso la mia gioia. Sto parlando dell’amore sotto ogni forma. L’amore può far tanto male, ma col tempo quel male è diventato più debole”.

Che rapporto hai avuto con tua madre?

“Bellissimo, sento ancora il suo odore, la morbidezza della sua pelle, mi manca tantissimo”.

Sei riuscita a trasformare il dolore dell’amore?

“L’ho trasformato. Anche quando sono stata travolta dalla tragedia mediatica, che non è stata capita (le nozze annunciate con l’inesistente Mark Caltagirone, ndr). Aspetto la verità, la giustizia. Fa più audience una menzogna della verità. Nella mia vicenda la verità non è stata raccontata, solo il tempo la racconterà. Il tempo è galantuomo”.

Che cosa fai per elaborare il dolore?

“Aspetto. Tutti i grandi non sono stati compresi. Anche Totò è stato capito dopo la sua morte. Purtroppo, le cose vere non arrivano nell’immediato, bisogna saper aspettare. Non sai quante donne sto aiutando in questo periodo”.

Il capitolo amore: da Mark Caltagirone ad oggi

L’amore vero mette in gioco tutto.

“La gente ha paura del vero amore, ha paura di un’anima bella”.

Sei associata a molti flirt, tra cui Kabir Bedi, Sandy Marton, Richard Gere, Max Bertolani e Franco Causio. Tutti veri?

“Con Kabir Bedi assolutamente no. Mi ha corteggiata in modo elegante, abbiamo fatto un fotoromanzo insieme. Con Sandy Marton siamo stati insieme quando lui faceva il commesso, io vivevo a Milano. Con Richard Gere è stato un piacevole incontro. Non amo molto parlare della mia vita privata”.

Nel libro parli di un grande amore.

“È Adam. Un uomo di cui non ho mai rivelato il nome, da lui sono stata molto, molto amata. Anche io l’ho amato tantissimo, purtroppo ho avuto spesso compagni che sono scesi in competizione con me. È bruttissimo, rovina il rapporto, lo deteriora portandolo a morire”.

Perché gli uomini scendono in competizione con la propria compagna?

“Lo fanno quando hanno vicino donne con carattere, di successo. Io dico: tutti nascono maschi, pochi diventano uomini. Il maschio e l’uomo sono cose diverse, come la femmina e la donna”.

Sei fedele?

“Tantissimo, lo sono sempre stata. Non so perdonare una persona infedele, sia in amore, sia in amicizia”.

Sguardo in avanti

Hai mai fatto una pazzia per amore?

“Tante. Da adolescente a Roma, avevo gli ormoni a mille. Ti innamori tanto da star male. Andavano le cassette, registravo le mie dichiarazioni d’amore, mi piaceva che lui ascoltasse dalla mia voce ciò che volevo dirgli. Lui però era angosciato dalla mia bellezza, aveva paura che lo facessi soffrire, così mi ha fatto soffrire prima lui e mi ha lasciata. Poi nell’età della ragione, ho fatto la pazzia di citofonargli a casa portando fiori”.

Nel tuo futuro cosa ci sarà?

“Ora più che mai voglio vivere in un modo diverso, oggi sembra che non ci sia più futuro. Mia madre mi ha insegnato a cercare un raggio di sole anche quando è tutto buio, adesso lo vado a cercare. Mai nulla accade per caso”.