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Belle da Vicino con Alessandro Gualdi: il trapianto di barba come Chiofalo

Redazione | 18 Novembre 2020

Qual è la natura dell’intervento di trapianto barba tentato dal tanto discusso Francesco Chiofalo? Ce lo spiega il dottor Alessandro […]

Qual è la natura dell’intervento di trapianto barba tentato dal tanto discusso Francesco Chiofalo? Ce lo spiega il dottor Alessandro Gualdi.

Trapiantare i capelli sulla barba? Ma davvero si può? E poi non ti viene la barba come i capelli? Fa male? Quanto tempo ci vuole?

Da quando mezzo internet è stato invaso dalle immagini di Francesco Chiofalo, tra i protagonisti di Temptation Island, che mostra in un video il post operazione di un trapianto di capelli su barba, in tanti mi hanno chiesto spiegazioni, un po’ stupiti, un po’ incuriositi. Così con il mio collega Jonatann Gatti, tricologo esperto e mio collaboratore fidato, abbiamo deciso di fare chiarezza.

Cosa ha fatto Chiofalo?

Aveva il desiderio di una barba folta “Come ce l’hanno tutti i maschi”, ha detto lui in un video su Instagram. Così ha deciso di ricorrere al trapianto. Un intervento non comune, perché non sono in tanti così determinati da affrontare un’operazione lunga e dolorosa per infoltire la barba. Ma comunque una procedura consolidata. Si espiantano capelli dalla zona della nuca, e si reimpiantano in faccia.

Sul mento di Chiofalo si vedono i postumi dell’impianto: i segni dei bulbi inseriti e il gonfiore diffuso dovuto all’infiammazione.

La pelle è ancora irritata, si stanno creando i vasi sanguigni che andranno a alimentare le cellule nuove arrivate. Ci vuole tempo, ma tutto andrà a posto.

Dalla nuca al mento

Si prendono i capelli dalla nuca perché sono quelli che meno subiscono le variazioni ormonali nel tempo, e dunque non cadono con il passare degli anni.

È questo il motivo per cui gli uomini si stempiano, vanno in piazza, come si dice, ma i capelli dietro la testa restano quasi sempre al loro posto.

Per l’espianto devono essere selezionati i bulbi piliferi migliori, avendo così una percentuale più alta di attecchimento una volta reimpiantati.

Nel nostro studio utilizziamo un robot, chiamato Artas, in grado di selezionare ed espiantare i capelli con estrema precisione, dimezzando la quantità di anestetico necessario e riuscendo a trattare ogni singolo capello. Dal primo all’ultimo, con la massima attenzione, ora dopo ora, senza essere condizionato dall’inevitabile stanchezza del medico.

Nella barba, ogni singolo follicolo ha un solo pelo, mentre nei capelli ci possono essere anche 4 o 5 unità. Quindi, nel momento dell’impianto è importante dividere i follicoli con più capelli per rispettare la fisionomia naturale della barba.

E qui entra l’esperienza e la sensibilità del medico, che decide dove inserire i nuovi peli, come distribuirli per creare un risultato esteticamente piacevole e naturale.

I capelli sono diversi dalla barba

È vero, sono diversi. Ma il corpo umano è sorprendente, e i capelli trapiantati in faccia piano piano si trasformano in peli. E succede anche l’opposto: i follicoli della barba se venissero trasferiti in testa, col tempo inizierebbero a produrre capelli.

Tecnicamente è una “metaplasia dovuta all’azione paracrina degli ormoni”. Paroloni, che indicano la trasformazione di un tipo cellulare in un altro stimolata dagli ormoni che sono nelle immediate vicinanze. In pratica, i bulbi piliferi imparano dall’ambiente in cui si trovano se devono produrre peli o capelli. Un processo lungo, ci vogliono mesi, ma efficace.

Un sacrificio che merita il meglio

Come dicevamo, non sono in tanti gli uomini disposti ad affrontare tutto questo per infoltire la propria barba.

Il nostro consiglio, per chi abbia questo desiderio, è di rivolgersi sempre a professionisti di provata esperienza. Le soluzioni “low cost”, così diffuse all’estero, spesso danno un risultato commisurato al risparmio.