Il conduttore sospende i suoi impegni televisivi. Gli avvocati parlano di una campagna diffamatoria. Annunciate azioni legali

Alfonso Signorini si ferma: “Gravi condotte illecite e danni irreparabili”
Secondo quanto spiegato dagli avvocati, la decisione del conduttore nasce dall’esigenza di fronteggiare una situazione divenuta ormai ingestibile sul piano mediatico e personale. Nella nota diffusa, i legali spiegano che l’ondata di accuse e ricostruzioni diffuse online avrebbe raggiunto un livello tale da richiedere un passo indietro.

Nel comunicato si legge:
«Per fronteggiare queste gravissime condotte illecite, a tutti evidenti, e soprattutto il capillare riverbero che trovano su alcuni disinvolti media, il dottor Alfonso Signorini, professionista che ha costruito con scrupolo, serietà e abnegazione un’intera carriera di giornalista, autore, regista e conduttore televisivo, si vede costretto a sospendere in via cautelativa ogni suo impegno editoriale in corso con Mediaset».

Le accuse e il riferimento a Fabrizio Corona
Nel documento firmato dagli avvocati Daniela Missaglia e Domenico Aiello, viene individuato un presunto responsabile della vicenda, descritto come artefice di una «surreale e virulenta aggressione». Il riferimento, pur senza essere nominato direttamente, è rivolto a Fabrizio Corona e ai contenuti diffusi nel format YouTube Falsissimo.

La nota prosegue:
«È noto il principale responsabile di questa surreale e virulenta aggressione, soggetto che – nonostante le precedenti condanne penali – oggi vorrebbe assumere le vesti di giudice e pubblico ministero, imponendo proprie regole per un tornaconto personale e non certo per l’interesse di giustizia. Il tutto al costo di danni irreparabili ed enormi per le vittime designate».

La difesa respinge ogni accusa, definendo prive di fondamento le ricostruzioni circolate online:
«La ricostruzione proposta a danno del dottor Alfonso Signorini è destituita di ogni prova o verità. Agiremo in ogni sede affinché non solo sia interrotta la condotta dolosamente malevola, ma siano resi noti alla giustizia tutti i concorrenti e beneficiari di questo crimine. Agiremo altresì, e senza indugio, contro sponsor, motori di ricerca, siti e canali web che amplificano gli effetti della condotta criminosa».

Gli avvocati si rivolgono infine anche a chi ospita e rilancia i contenuti contestati:
«Coloro che ancora oggi offrono vetrina e affari di tal fatta antepongono interessi economici al rispetto di diritti costituzionali e della sacralità della vita privata altrui. Anche costoro sono i veri co-autori del crimine e dunque responsabili del danno ingiusto che in questo momento il dottor Alfonso Signorini sta subendo».

La posizione di Mediaset
Poco dopo è arrivata anche la risposta ufficiale di Mediaset, che ha confermato l’autosospensione del conduttore e ha espresso sostegno all’iniziativa in attesa di chiarimenti.

COMUNICATO MEDIASET
COMUNICATO MEDIASET