
Alberto Armatore: il web sdogana anche la disabilità
L’Educatore Influencer Alberto Armatore ci parla di web e disabilità: la rete ha sdoganato il tema sensibilizzando ed educando sull’argomento.…
L’Educatore Influencer Alberto Armatore ci parla di web e disabilità: la rete ha sdoganato il tema sensibilizzando ed educando sull’argomento.
Se dieci anni fa qualcuno ci avesse detto che sui social sarebbero spopolati, oltre che foto di yacht super-mega-milionari, donne dalle curve mozzafiato (e botulinate…), cibi da far scoppiare gli schermi di bontà, anche uomini e donne dalle braccia offese, persone affette da sindrome di Down, Tourette, Asperger, paraplegici e quant’altra patologia del genere è conosciuta… Ecco, se qualcuno ci avesse predetto questo, non ci avremmo creduto.
Anzi, avremmo pensato: ma come, da una parte i vincenti, i ricchi, gli uomini che scoppiano di salute e forza e dall’altra parte persone affette da gravi difficoltà e che lottano quotidianamente per conquistarsi un sorriso? Ebbene sì, possiamo dire che i social, in questo, sono davvero bipolari!
Si sa, le persone disabili hanno sempre rappresentato una delle fasce più deboli (e più colpite) della nostra società. E anzi, sbagliando, si è cercato negli anni di “nasconderle”.
La disabilità è stata tenuta nascosta come polvere sotto il tappeto, e – ripeto – sbagliando. Finalmente, anziché mostrarsi per come non si è, anziché far prendere il sopravvento a una scema vergogna (e penso a genitori, e purtroppo non sono pochi, che si vergognano della disabilità dei propri cari), i social hanno sdoganato l’immagine della disabilità.
Da molto tempo, infatti, ho iniziato una campagna di sensibilizzazione sul mio profilo Instagram. Qui posto esclusivamente video che trattano di temi delicati al fine di far circolare nel web anche qualcosa di costruttivo ed educativo.
La disabilità come nuova forma di “eroicità”
I disabili sono diventati i “nuovi eroi”, esempi di vita che rincuorano e incoraggiano chiunque li veda. Essi offrono un punto di vista migliore a gente che, ad esempio, in direct sa solo disperarsi per una messa in piega andata male o per un po’ di rossetto sbavato!
E voglio anche rispondere a quelli che pensano che i disabili sui social siano visti solo come “fenomeni da baraccone” o “scimmie da circo”. Non è così! Le cose davvero belle.
Come un ragazzo che palleggia pur mancando di una gamba. O una ragazza che fa un Tik Tok su una sedia a rotelle. O due persone affette da sindrome di Down darsi un bel bacio. Esempi del genere piacciono non perché “strani”, ma perché veri!
E i “fenomeni da baraccone”, quelli che fanno di tutto per mostrare una vita sopra le righe, che fanno balli caraibici in mutande e con i tacchi, indossando su una giacchetta LV. Ecco, questi soggetti qua sono i veri “fenomeni da baraccone”, vale a dire la maggior parte degli influencer. Abilissimi sì, ma solo per il proprio tornaconto.
a cura di Alberto Armatore