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Apologia di Filippo Bisciglia, il volto ferito di Temptation Island

Niccolo Maggesi | 19 Settembre 2018

Temptation Island

In difesa di Filippo Bisciglia e della sua conduzione della versione NIP di Temptation Island dopo le critiche ingiuste rivoltegli […]

In difesa di Filippo Bisciglia e della sua conduzione della versione NIP di Temptation Island dopo le critiche ingiuste rivoltegli dal web.

Perché si sia vista la necessità di un simile intervento, è presto detto. Col fortunato debutto di Temptation Island VIP, brillantemente guidato da una Simona Ventura in gran forma, certa parte del web che conta ne ha approfittato per schierarsi contro Filippo Bisciglia. Lo storico presentatore della versione NIP del docu-reality è stato improvvisamente bersagliato da chi, con troppa volubilità, solo qualche mese fa lo considerava ancora il suo beniamino. Il paradosso è che le critiche più aspre gli sono piovute addosso sui social, i primi nell’ordine ad averlo consacrato a simbolo di Temptation Island.

Il vento è cambiato, non c’è che dire, e ha smesso di soffiare a favore di Filippo. Quando cominciò a circolare il nome della Ventura per Temptation Island VIP, la rete si ribellò inorridita. E le reazioni di sdegno si potrebbero riassumere con esclamazioni come “Restituite il programma a Bisciglia, è lui il vero volto di Temptation!”. Dov’è finito dunque tutto l’affetto che il pubblico sentì il bisogno di esternare allora? Sembrerebbe essersi esaurito davanti al piglio dinamico e ironico di Simona nel commentare il nuovo gioco delle coppie. Di fronte ai suoi vivaci ammiccamenti all’obiettivo, alla commovente solidarietà verso le concorrenti, e soprattutto davanti al suo carisma.

Il buono di Filippo Bisciglia e il male del web che gli ha voltato le spalle

Ma perché togliere a Filippo con l’intento di confermare ciò che nessuno si sognerebbe mai di contestare a Supersimo? Il confronto tra i due conduttori poteva essere legittimo sul piano degli ascolti, meno invece sulla gestione del programma. Dal momento che Simona non è subentrata a Bisciglia come sua sostituta ma in qualità di personaggio più coerente con la versione VIP, perché mai paragonare i due metodi di conduzione?

Temptation Island VIP non è d’altronde la versione rivista e aggiustata di Temptation Island, e si propone anzi come prodotto dal taglio differente. Benché restino il consueto relais, il rito dei falò o le finalità pseudo-antropologiche dell’originale, tirando le somme i suoi partecipanti hanno una patina ben più artificiosa e fatua dei NIP. Se questo fa più spettacolo non si deve certo solo a Simona Ventura. Come non si deve a Bisciglia se il cast di persone comuni si prende più sul serio delle celebrity dotando la versione NIP di un’atmosfera più tesa e severa.

Filippo Bisciglia ha saputo conquistarsi l’affetto del pubblico e la credibilità del conduttore un sospirato passo alla volta. Ha domato l’accento con la dizione e si è proposto con aria sempre più risoluta gestendo con garbo gl’inconvenienti di ciascuna edizione. Ma soprattutto è riuscito a diventare sinonimo di Temptation Island cancellando persino il ricordo del suo passato da gieffino.

Tutti questi pregi, che gli si riconoscevano universalmente fino a qualche settimana fa, sembrano essere stati dimenticati dall’ingiusto paragone con il “mostro sacro” Ventura. Come se accostare un’utilitaria di tutto rispetto a un bolide griffato in una gara di velocità avesse mai prodotto risultati meno scontati…