In una nuova intervista rilasciata a Il Corriere della Sera Carlo Conti ha svelato quanti brani ha intenzione di portare in gara a al prossimo Festival di Sanremo 2026. E su Stefano De Martino…

Le parole di Carlo Conti sulle canzoni di Sanremo

A pochi mesi dal suo ritorno alla guida di Sanremo 2026 (che a quanto pare sarà l’ultimo), Carlo Conti comincia a delineare quello che sarà il suo prossimo Festival all’Ariston. In un’intervista rilasciata a Renato Franco per Il Corriere della Sera, il conduttore toscano (ora in onda con Tale e Quale Show) ha rivelato alcuni dettagli importanti sull’imminente edizione.

La prima notizia ufficiale riguarda il numero delle canzoni in gara, tema sempre molto discusso. A riguardo Carlo Conti ha fatto sapere come procede con l’ascolto e cosa ha in mente per questa edizione:

«Tante. Quest’estate ogni tanto mi mettevo le cuffie e ascoltavo i primi brani. Ma è ancora presto, il grosso arriverà da qui a novembre. Sono sempre convinto che 26 sia il numero giusto di canzoni, ma all’ultimo Festival ho sforato: questa volta devo imparare a essere più severo e “cattivo” per togliere 4 canzoni: la scelta non mi fa dormire!».

Parole quelle di Carlo Conti che ribadiscono quanto il ruolo del direttore artistico non sia affatto semplice. Soprattutto quando si ha a che fare con centinaia di brani, proposte artistiche di valore e pressioni da ogni parte e di vari generi. La promessa di fermarsi a 26 brani lascia intendere una linea più rigida e selettiva, ma anche la volontà di portare un Festival più snello e concentrato sulla qualità.

Non poteva mancare, nel corso dell’intervista, una domanda su Stefano De Martino, oggi tra i volti più lanciati della TV italiana e spesso considerato “il nuovo Baudo”. Carlo Conti ha commentato:

«Stefano ha tempi, presenza, disciplina e regole che gli vengono dal ballo. Ha tutte le caratteristiche per fare bene come sta già dimostrando. Credo che di personaggi come Baudo, Corrado, Mike e Tortora non possano esserci eredi: loro sono i senatori che hanno insegnato a tutti noi».

Un discorso quello di Carlo Conti in cui riconosce senza dubbio il valore di Stefano De Martino, ma con qualche precisazione su paragoni troppo azzardati.