Caso Garlasco: incidente probatorio del 18 dicembre e nuovi indizi contro Andrea Sempio
Secondo Fiorenza Sarzanini e Maria Serena Natale, vicedirettrice e giornalista del Corriere della Sera, l’incidente probatorio del 18 dicembre rappresenta…
Secondo Fiorenza Sarzanini e Maria Serena Natale, vicedirettrice e giornalista del Corriere della Sera, l’incidente probatorio del 18 dicembre rappresenta una rilettura degli indizi a 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, ma difficilmente cambierà il quadro giudiziario esistente, poiché si basa su reperti ormai non più disponibili e su valutazioni di documenti vecchi, come il DNA sotto le unghie della vittima, che rimangono solo indizi e non prove certe.
Sarzanini evidenzia come gli elementi più rilevanti contro Sempio non siano tanto quelli genetici, quanto altri indizi investigativi:
- Lo scontrino di Vigevano fornito come alibi, poi smentito da testimoni;
- Fotografie scattate il giorno del delitto che mostrano Sempio vicino alla villetta di via Pascoli;
- Telefonate nei giorni precedenti il delitto alla casa dei Poggi, che contraddicono le versioni date in precedenza da Sempio e suggeriscono familiarità con l’ambiente e consapevolezza dell’assenza di Marco Poggi.
Altri elementi analizzati includono la mappatura 3D della casa e nuove impronte digitali, utili per la ricostruzione della scena del crimine ma con un ruolo limitato nell’eventuale condanna. Sarzanini sottolinea l’importanza di procedere con cautela, sia per la famiglia di Chiara Poggi sia per chi è già in carcere con sentenza definitiva, ricordando che l’incidente probatorio serve a cristallizzare prove e anticipare il processo, ma non garantisce la certezza di condanna.
In conclusione, il quadro indiziario più forte contro Sempio sembra basarsi su alibi falsi e comportamenti contraddittori, mentre il DNA e le perizie tecniche restano elementi secondari, difficili da usare come prova definitiva dopo 18 anni.