Elisa Bartolotti intervista

Spettacolo

Elisa Bartolotti: la coniglietta di Playboy vuole ‘tornare vergine’ (INTERVISTA)

Redazione | 27 Ottobre 2019

Dopo la depressione, la coniglietta di Playboy e personaggio di Avanti un altro Elisa Bartolotti, voleva entrare in convento e […]

Dopo la depressione, la coniglietta di Playboy e personaggio di Avanti un altro Elisa Bartolotti, voleva entrare in convento e farsi suora.

“Il diavolo e l’acqua santa”, qualcuno oserebbe dire. L’esperienza di vita di Elisa Bartolotti, mannequin trentenne già più volte in copertina su Playboy Italia e coniglietta nel salottino di Avanti un altro, infatti, ha qualcosa di mistico che fonde sacro e profano in un mix esplosivo.

Dopo un percorso nella moda che l’ha vista testimonial per i più prestigiosi brand internazionali, e una parentesi televisiva nel programma pre-serale di Paolo Bonolis, Elisa Bartolotti ha vissuto un periodo difficile durante il quale ha pensato, addirittura, di entrare in convento e farsi suora.

Ed ora che, finalmente, è riuscita a gettarsi alle spalle le difficoltà del passato ha deciso di riconquistare la sua verginità perduta. Per farlo, la modella dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.

“Ho attraversato una fase tormentata in cui sono caduta in depressione, ci ha detto la Bartolotti. Gli haters mi scrivevano cattiverie di ogni tipo sui social, ed io che sono una persona molto sensibile, ho sofferto tantissimo. Ho iniziato a pensare che gli uomini mi approcciassero solo per il sesso, senza tenere conto delle mie emozioni e dei miei sentimenti”.

Intervista a Elisa Bartolotti: dalla depressione alla rinascita

Come ha superato questo periodo di depressione?

“Ho sempre scattato foto sexy, ma in maniera assolutamente asessuata. Nel senso che realizzo questi scatti non per eccitare gli uomini, ma semplicemente perché mi piace l’immagine del corpo femminile nudo. In tanti, però, mi hanno spesso criticata additandomi con gli epiteti peggiori.

Per fortuna sono riuscita a superare questi momenti di sconforto totale. Ho incontrato ottimi amici che mi hanno aiutata a capire che non sono carne da macello, ma che ho una mia testa, che provo delle emozioni e che non tutti si rivolgono a me con intenti sessuali. In questo percorso di recupero, per me è stata fondamentale la fede!”.

Infatti, è vero che aveva pensato, addirittura, di entrare in convento e farsi suora?

“Si, è vero! Provengo da una famiglia molto cattolica, mia madre è fissata con la Chiesa e col Vaticano. Per cui, in quel periodo, ho pensato che l’unica salvezza per sfuggire ai tormenti della carne e del desiderio che suscitavo in coloro che mi conoscevano potesse essere il contatto con Dio. Dopo aver chiuso tutti i miei canali social ed essermi isolata dal mondo, ho pensato che la soluzione migliore fosse quella di entrare in convento e farmi suora”.

Elisa Bartolotti sull’idea di entrare in convento e l’intervento per cancellare il passato

E poi?

“Poi, ho incontrato il chirurgo Giacomo Urtis, durante un evento a cui mi ha trascinato una cara amica nel tentativo di farmi distrarre e svagare un po’. Così mi si è aperta una nuova possibilità, ho abbandonato l’idea di diventare suora e ho iniziato a pensare seriamente di sottopormi a un intervento di ricostruzione dell’imene per ritornare vergine.

Mi vergogno fortemente del fatto che con molti uomini che mi hanno solo sfruttata io abbia provato dei sentimenti reali, addirittura fidanzandomi. L’operazione potrebbe ridarmi fiducia in me stessa e negli altri, sento di averne bisogno. Sto valutando attentamente e poi deciderò”.

Cambiando discorso, quali sono i suoi progetti per il futuro?

“Sto studiando recitazione e vorrei affermarmi come attrice. Di recente, ho interpretato Barbara D’Urso nell’anteprima del cortometraggio di Gianni Ippoliti, ‘Mark Caltagirone, una storia italiana’. Mi è piaciuto molto e vorrei proseguire su questa strada. Se non dovessi farcela, però, sono convinta che continuerò comunque a studiare perché la recitazione mi sta permettendo di entrare più in contatto con la mia anima, scoprendo tanti aspetti della mia emotività e di me stessa”.

a cura di Stefano Di Capua