Nel programma radiofonico Un giorno da pecora, l’avvocato Carlo Taormina rinuncia all’incarico di difendere Pamela Prati. Ecco i motivi
In queste ultime ore sembra essere giunti all’epilogo finale di una delle vicende più controverse e chiacchierate di questo 2019. Parliamo della storia che vede protagonista Pamela Prati e le presunte nozze annullate con il fantomatico Mark Caltagirone. Tutto ciò vede coinvolte anche le due (ex) manager Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo. Oggi, ospite del programma di Rai Radio 1 Un giorno da pecora, è intervenuto Carlo Taormina, avvocato fino a ieri della showgirl di origini sarde. Il legale ha non solo spiegato i motivi che l’hanno portato alla rinuncia dell’incarico, ma anche il suo personale punto di vista sulla querelle.
Noi di Novella 2000 ad inizio del mese di Maggio, avevamo avuto dei contatti diretti con Taormina, il quale si trovava in una fase molto delicata: l’esamina delle carte. In quel frangente si era espresso con queste parole:
“Intravedo due filoni: uno penale e uno civilistico, più inerente alla mera tutela della privacy. Ho individuato situazioni in cui si è andati oltre il segno della semplice violazione della privacy, altre in cui si rientra nella mera violazione della privacy, per cui ci possono essere azioni civili che puntano al risarcimento, azioni davanti al Garante della Privacy per chiedere l’interdizione di certi comportamenti. Possono essere fatte tante cose, vedremo…”.
Evidentemente però le cose nelle ultime settimane sono cambiate, specie dopo le confessioni choc da parte di Eliana Michelazzo, la quale ha svelato l’inesistenza di Mark Caltagirone e di essere stata anche lei una vittima. La manager tra l’altro ha rivelato di aver denunciato la sua ex socia, anche se Dagospia ha poco dopo portato alla luce scenari inaspettati.
Andiamo a vedere dunque in che modo e in che termini Carlo Taormina ha parlato della situazione legata a Pamela Prati…