PizzAut in lutto: addio a Enrico Celeghini, gigante di solidarietà
Il cuore pulsante del progetto si spegne improvvisamente: il ricordo commosso del ministro Locatelli e il dolore straziante di Nico…
Il cuore pulsante del progetto si spegne improvvisamente: il ricordo commosso del ministro Locatelli e il dolore straziante di Nico Acampora
Una notizia inattesa e straziante ha scosso la grande famiglia di PizzAut, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che credono nel valore dell’inclusione e dell’autonomia lavorativa per i ragazzi autistici. PizzAut è un progetto di inclusione sociale e lavorativa che ha come obiettivo principale quello di dare dignità, autonomia e un futuro professionale ai ragazzi e alle ragazze autistiche attraverso l’attività di ristorazione. Pizzerie dove il personale è formato da persone affette da autismo, una sfida complessa che è riuscita ad ottenere risultati incredibili.
È venuto a mancare Enrico Celeghini, all’età di sessantatré anni, uno dei primissimi e più devoti volontari che hanno sostenuto con passione travolgente la missione ideata dal fondatore, Nico Acampora. Celeghini è stato purtroppo stroncato da un improvviso malore mentre si trovava nella sua abitazione situata nel quartiere Lambrate, a Milano, nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario del 118, giunto rapidamente sul posto.
Enrico rappresentava un vero e proprio pilastro etico e pratico per il progetto. Suo figlio Matteo è infatti il capo pizzaiolo della pizzeria e Celeghini dedicava tempo ed energie illimitate a sostenere i ristoranti di Monza e Cassina De’ Pecchi. In segno di profondo rispetto e lutto, le due sedi sono rimaste chiuse per l’intera giornata successiva alla drammatica scomparsa, permettendo alla comunità di elaborare il dolore. Il fondatore Nico Acampora ha espresso il suo dolore con parole rotte dall’emozione, confidando che con la dipartita di Enrico se ne va in effetti “una parte di me” e di una storia incredibile.
Il cordoglio di Elio
Anche volti noti hanno espresso cordoglio: Elio di Elio e le Storie Tese scrive: «Enrico era buono e generoso, la vita è ingiusta. Vi voglio bene». Messaggi che dimostrano quanto il contributo di Enrico PizzAut fosse riconosciuto ben oltre le mura del ristorante, diventando un punto di riferimento per chi crede nell’inclusione reale e quotidiana.
Elio e la sua famiglia hanno supportato attivamente l’associazione PizzAut, grazie anche all’intervento del figlio di Elio, Dante, che ha pubblicamente dichiarato di essere autistico, chiedendo rispetto e sensibilizzando il pubblico durante eventi con la band e PizzAut, promuovendo diversi progetti. Elio stesso è diventato “cameriere” per PizzAut aderendo al progetto che offre formazione e lavoro a ragazzi autistici ed evidenziando le difficoltà delle famiglie e l’importanza dell’inclusione.
Il ministro Locatelli si rivolge alla famiglia
Anche la politica ha voluto rendere omaggio a questa figura straordinaria. Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha affidato ai social network un messaggio toccante e sincero di cordoglio rivolto alla famiglia. Locatelli ha descritto Celeghini come un uomo di qualità eccezionali: lo ha ricordato come una persona straordinaria, perennemente energico, con una gioia di vivere contagiosa, e sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. Il ministro ha assicurato un forte abbraccio a Matteo, alla sua famiglia e a Nico Acampora, lanciando un appello chiaro e motivante a tutta la squadra di PizzAut. “Dobbiamo continuare a dare il massimo come faceva lui” è stata la sua esortazione, garantendo che Enrico mancherà moltissimo, ma rimarrà per sempre vivo nei cuori di tutti.