La nuova stagione del Piermarini debutta oggi, 7 dicembre con l’opera più discussa del Novecento, tra copertura mediatica mondiale e atmosfere da grande serata

Una Prima che già fa parlare Milano

Il 7 dicembre torna la serata più osservata dell’anno: l’apertura della stagione del Teatro alla Scala. E questa volta il ruolo da protagonista spetta a Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmítrij Šostakóvič, opera che nel Novecento ha fatto discutere governi, critici e censori per la sua durezza sociale e la sua sensualità senza filtri. Una scelta che porta il Piermarini a osare.

La diretta tv che trasforma l’opera in un evento nazionale

Rai 1 accende i riflettori alle 17.45 con una trasmissione che non mostra solo lo spettacolo, ma l’intero rituale della Prima: gli arrivi, il foyer, il brivido della platea. Alla conduzione ci saranno Milly Carlucci e Bruno Vespa, mentre dal foyer interverrà Giorgia Cardinaletti. La regia televisiva, guidata da Arnalda Canali, lavorerà con dieci telecamere in alta definizione e una rete di microfoni da grande produzione cinematografica.

Un impianto tecnico da record

Dietro la magia scenica, un esercito di professionisti: cinquanta persone tra cameraman, tecnici audio e microfonisti. Sul palco e in buca, 45 microfoni; ai solisti, 15 radiomicrofoni. Un apparato pensato per restituire ogni sfumatura dell’orchestra diretta da Riccardo Chailly e della regia di Vasily Barkhatov.

Streaming, radio, 4K: la Scala arriva ovunque

La Prima sarà visibile su Rai 1 HD, Rai4K, Rai Radio3 e su RaiPlay, dove resterà disponibile per 15 giorni. Un modo per rendere accessibile la serata anche a chi non può vivere dal vivo l’atmosfera del teatro.

La dimensione mondana raccontata in diretta

La trasmissione non si limita alla musica. Racconta la folla del foyer, gli abiti, la tensione delle prime file, gli sguardi che anticipano gli articoli di costume del giorno dopo. Un contesto che ogni anno regala aneddoti e momenti destinati a circolare sui social.

Un servizio inclusivo che si rinnova

Come già avvenuto nel 2024, la serata sarà accompagnata dall’audiodescrizione in diretta per spettatori ciechi e ipovedenti. Una voce dedicata racconterà costumi, movimenti, ambientazioni e azioni non verbali. Il canale sarà disponibile sia in tv sia su RaiPlay, anche per i momenti fuori scena.

Milano apre le porte con la Prima Diffusa

Più di 30 luoghi della città si collegano con la Scala grazie alla Prima Diffusa del Comune di Milano. Dalle biblioteche agli spazi sociali fino agli istituti penitenziari: un progetto che trasforma l’opera in un’esperienza collettiva. L’immancabile maxischermo della Galleria Vittorio Emanuele II resterà il punto più iconico, con il pubblico radunato sotto la cupola di vetro.

Un evento internazionale che conquista continenti

Rai Com ha stretto accordi con broadcaster in tutta Europa. ARTE trasmetterà l’evento in Francia, Belgio, Austria, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo. RSI lo porterà in Svizzera, RTP in Portogallo, mentre in Giappone NHK lo proporrà in 4K HDR.

La Prima vola anche al cinema

Grazie a Medici.tv, la serata sarà disponibile nel mondo, con proiezioni live in sale cinematografiche di Scandinavia, Spagna, Svizzera, America Latina, Australia e Nuova Zelanda. In Italia alcune sale indipendenti offriranno l’esperienza sul grande schermo. Attesi anche appuntamenti speciali negli Stati Uniti, come al Penn Museum di Filadelfia e alla Penn State University, oltre a un evento a Berlino in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.

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Chi ci sarà alla Prima della Scala

La platea vedrà seduti esperti e personalità di spicco della cultura. Tra loro Fausto Malcovati, massimo conoscitore del teatro russo, e Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano. L’editoria risponde presente con Luca Formenton, Teresa Cremisi, Elisabetta Sgarbi e Massimo Bray. Grande assente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come già trapelato.