Sanremo 2025: vince Fedez?
Svelate le quote Sisal per il prossimo Festival di Sanremo 2026: mentre Fedez e Marco Masini si candidano alla vittoria…
Svelate le quote Sisal per il prossimo Festival di Sanremo 2026: mentre Fedez e Marco Masini si candidano alla vittoria con un’alleanza inaspettata, scoppia il caso dei “figli d’arte” in gara
Nel 2025 erano saliti sul palco della serata delle cover e molti avevano pensato a una parentesi da una sola notte. Invece no. Quell’esperimento con Bella stronza si è trasformato in una collaborazione vera, consolidata. Promettente al punto che gli esperti Sisal li considerano già vincitori del Festival con una quota a 4.50.
Per Federico Lucia questo ritorno sul palco del Teatro Ariston è il passo successivo di una fase completamente nuova. Gli ultimi anni gli avevano presentato un conto salato: tempeste mediatiche, la separazione da Chiara Ferragni, riflettori puntati addosso più per gli scandali che per la musica. Oggi la scena è cambiata. Federico va al Festival con una vita rimessa in ordine e un equilibrio finalmente stabile.
Al suo fianco c’è Giulia Honegger, stilista milanese e fondatrice del brand Aime Milano. La loro relazione è venuta alla luce nell’estate 2025, dopo settimane di paparazzate tra Milano, Versilia, Costa Smeralda. A un certo punto non servivano più conferme: i due hanno iniziato a mostrarsi insieme, senza costruire nulla e senza nascondersi. Scatti al mare, una vacanza in Costa Azzurra, il compleanno di Fedez festeggiato con Giulia e i suoi figli, Leone e Vittoria.
LA RINASCITA CON GIULIA E MASINI
Lei continua a mantenere un profilo social privato, ma resta una presenza costante della vita di lui. Nessun effetto speciale, solo una quotidianità che non ha bisogno di essere esibita 24 ore su 24 per essere importante. E se Giulia è la certezza sentimentale, oggi Marco Masini è quella artistica. E rappresenta esattamente il tipo di collaborazione che funziona nella seconda vita professionale di Fedez.
Niente hit usa e getta, niente trend da seguire: Masini è un artista vero, con una voce riconoscibile e una scrittura che non ha bisogno di trucchi. Uno che sa stare su un palco, sa gestire la pressione, sa cantare senza effetti. Dopo anni di collaborazioni nate per scalare le classifiche, per Fedez questa sembra finalmente una scelta adulta. Masini porta quello che Fedez non ha mai davvero avuto accanto: la musica che vale e che non ha paura del tempo.
TUTTE LE QUOTE DEGLI ARTISTI IN GARA
A insidiare la corsa verso la vittoria del Festival di Fedez e Marco Masini, secondo gli esperti Sisal, c’è Tommaso Paradiso, debuttante a Sanremo, quotato a 5.00 e seguito dalla voce più speciale del panorama musicale italiano: Arisa. Capace ogni volta di reinventarsi, per il Festival di fine febbraio è quotata a 9.00. Così come Luché, da Napoli con orgoglio.
Subito dopo, tutti quotati a 12.00, ci sono quattro artisti di spessore come Ermal Meta, Dargen D’Amico, Malika Ayane e Levante. A 16.00 c’è Serena Brancale. A 20.00 Mara Sattei. A 25.00 Tredici Pietro (la sua foto nella pagina dell’oroscopo di questo numero), sempre più lontano dall’etichetta di “figlio di” e sempre più artista vero, e Michele Bravi.
A 33.00 ci sono J-Ax, Leo Gassmann, Chiello, Fulminacci, la coppia inedita LDA e Aka 7even, Sayf e Nayt, questi ultimi due meno conosciuti dal grande pubblico, ma ai quali fare attenzioni. Il blocco degli artisti quotati a 50.00 comprende Elettra Lamborghini, Patty Pravo (protagonista anche degli scatti di Angelo Frontoni in mostra a Torino, come raccontiamo in questo numero), Sal Da Vinci, Ditonellapiaga, Enrico Nigiotti e Francesco Renga, che torna a mettersi alla prova all’Ariston.
Nutrito il gruppone degli outsider, tutti quotati a 66.00: Raf, Samurai Jay, le Bambole di Pezza, Eddie Brock, Maria Antonietta e Colombre. A dispetto delle polemiche che hanno accompagnato la lettura del listone da parte di Carlo Conti al Tg1 di domenica scorsa, con il direttore artistico accusato sui social di aver pescato troppi nomi di poco peso, il cast mette comunque insieme tradizione, novità, generazioni e stili diversi. È un’edizione che parte con una certezza: la partita è apertissima.
IL FESTIVAL DEI FIGLI D’ARTE
Come già detto, sul palco dell’Ariston a febbraio 2026 saliranno, tra gli altri, LDA, Leo Gassmann e Tredici Pietro, accomunati da un’eredità importante, ma anche dalla voglia di affermarsi per quello che sono, non per il cognome che portano. LDA, napoletano classe 2003, figlio di Gigi D’Alessio, non è certo nuovo alla ribalta: aveva il suo primo giro di giostra all’Ariston nel 2023, dopo l’esperienza a Amici di Maria De Filippi. Quest’anno gareggia con l’amico Aka7even anche per fare un altro pezzo di strada artistica che non lo faccia considerare soltanto il “figlio di”.
Cantante ma anche attore, Leo Gassmann, romano del 1998, è figlio di Alessandro e Sabrina Knaflitz, oltre che nipote di Vittorio. Dopo aver partecipato a X Factor Italia nel 2018, due anni dopo partecipa a Sanremo tra le Nuove Proposte e vince con Va bene così. E andava così bene che la sua carriera ha preso il volo e, oltre a cantare, ha iniziato anche a recitare, interpretando Franco Califano nel biopic omonimo andato in onda su Rai 1.
Infine, c’è Tredici Pietro, al secolo Pietro Morandi, figlio di Gianni. Bolognese, classe 1997, a Sanremo è un esordiente puro. A differenza di LDA e Leo, lui non ha percorso la via del talent show, scegliendo il rap e la gavetta vera come testimoni del suo percorso. In estate la fortunatissima collaborazione con Fabri Fibra per Che gusto c’è ha acceso prepotentemente i riflettori su di lui. A Sanremo arriva con il desiderio di mettersi in gioco con la musica che nasce dalla vita vera, non dalle pressioni di un nome. Anzi, di un cognome. E se i cognomi di queste tre ormai ex promesse che hanno già dimostrato di avere talento e tigna necessari per arrivare a diventare colleghi dei più noti genitori continua a far alzare qualche sopracciglio, è sempre la musica a decidere chi resta.
Margherita Fiori
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