Scuola di Seduzione Novella 2000 n. 3 2019 Wanda Nara Mauro Icardi

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A Scuola di Seduzione: il dramma privato di Wanda Nara e Mauro Icardi

Niccolo Maggesi | 9 Gennaio 2019

La rubrica di Barbara Fabbroni Scuola di Seduzione sul nuovo Novella 2000. False vite sui social e dure realtà nel […]

La rubrica di Barbara Fabbroni Scuola di Seduzione sul nuovo Novella 2000. False vite sui social e dure realtà nel privato: il caso di Wanda Nara e Mauro Icardi.

Ancora una volta la psicologa Barbara Fabbroni ci apre gli occhi su una delle verità più drasticamente pregnanti degli ultimi anni. Nella sua rubrica Scuola di Seduzione, curata per Novella 2000 anche nel numero di questa settimana, la Fabbroni indaga tra immagine pubblica e vita privata di tante star del mondo dello spettacolo. Poi però restringe il campo alla coppia formata dalla showgirl Wanda Nara e il compagno Mauro Icardi.

Cosa c’è che segretamente non va nella vita della coppia, e che resta nascosto dai filtri dei social o dagli scatti patinati dei rotocalchi? Sembrerebbe si tratti di vili questioni finanziarie, che specie stando alle parole della sorella di Wanda Nara avrebbero dato alla testa di quest’ultima. Così, le trattative tra Icardi e l’Inter si protraggono più del dovuto mentre la moglie e manager prova a far lievitare gli introiti del calciatore.

Ma ecco alcuni estratti dall’approfondimento di Scuola di Seduzione firmato da Barbara Fabbroni per il numero 3 di Novella 2000 2019.

Scuola di Seduzione: drammi privati e pubbliche felicità

Il bisogno di apparire, di ostentare un’immagine di sé e della propria vita, come se fosse incastonata all’interno di una favola, è ciò che rappresenta il nostro mondo. […] Il mondo social oggi si presenta come un viaggio di solo andata, dove tutto si alimenta ed è alimentato dalla fame narcisistica di mostrarsi come protagonisti di una favola bella, perfetta, unica. Lasciarsi sedurre dalle tentazioni dell’ego e della vanità, conduce verso costellazioni e galassie inesplorate di puro egoismo, dove esiste la legge dell’io, solo io, soltanto io. […]

Siamo in un mondo dove, al posto della base sicura su cui costruire la propria vita, troviamo piattaforme di like, follower, seguaci, emoticon, dove i colori si confondono con le emozioni più disparate, pur di conquistare la curiosità di quell’utente attento alla tua vita. In questo girotondo di esperienze l’unica certezza è la perdita del senso di realtà, fatto a pezzi dagli inganni, di grandi e piccole menzogne, che fanno perdere il significato della realtà. […] Così troviamo chi finge un coraggio che non possiede, una felicità che non prova, una forza che non ha, una bellezza ‘fotoshoppata’ che rende iconici, una posa accattivante che stimola fantasie e così via.

È una vera e propria sfida competitiva a sembrare il migliore […] Sentirsi riconosciuti è un bisogno antico, che caratterizza da sempre l’individuo, e il mondo social sembra regalare ‘l’isola che non c’è’, dove potersi prendere il nutrimento di cui abbiamo bisogno. […]

L’ipocrisia dei social, la corsa al like e l’ancestrale desiderio di approvazione: la Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni

Non c’è più coerenza tra ciò che realmente siamo e viviamo, il mondo che raccontiamo appartiene a una storia lontana e irraggiungibile che paradossalmente facciamo credere come la nostra realtà. È una corsa senza fine verso il like, il commento, l’approvazione, il riconoscimento, l’imitazione. Tutto questo però cambia e stravolge la vita stessa che non ha più radici con il vissuto vero e proprio. […]

L’attrazione fatale di questa dipendenza virtuale crea un infinito disagio, dove non esiste prospettiva futura. Non c’è domani. L’oggi è una foto ritoccata. Il passato è edulcorato da una narrazione costruita scatto dopo scatto. […]

Questa è la strada per essere visto, per esserci, per esistere: postare di tutto senza scrupoli. Alla fine scopriamo che c’è un unico desiderio che anima tutto questo: essere invidiati. Beh, se lui mi invidia vuol dire che ho toccato qualcosa che avrebbe voluto avere o fare anche lui… Questo sembra il triste e smagrito ragionamento che abita l’anima dei follower.

Ma il popolo social è davvero felice?”