Gualdi Novella 2000 n. 24 2021

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Belle da Vicino con Alessandro Gualdi: il trattamento ‘globale’ per il viso

Redazione | 2 Giugno 2021

Per sentirsi meglio con se stessi, intervenire sul viso con un trattamento globale non può che farci bene: parola di Alessandro Gualdi

La nostra faccia racconta chi siamo, spesso rivela molto più di quello che vorremmo condividere. Rivela la vita che facciamo, i nostri sentimenti, la nostra salute. “Guardiamoci in faccia”, “Lo hai scritto in faccia”, “Mettiamoci la faccia”… sono espressioni che indicano quale sia il valore che nei rapporti interpersonali, e dunque nella vita, diamo al nostro volto.

Il piacere di piacere

È un piacere sottile e profondo mostrare un viso riposato, di bell’aspetto: oltre all’orgoglio di sentirsi “belle” (al solito, uso il femminile solo per una questione statistica di pazienti che incontro, ma vale per tutti), riconoscere in chi ci circonda uno sguardo di ammirazione dà sicurezza, e aiuta ad aver successo nella vita.

Non credo di esagerare: sentirsi bene con il proprio corpo è un elemento fondamentale del benessere della persona, e il mio lavoro come chirurgo e medico estetico ha l’obiettivo di far sentire bene chi si rivolge a me.

Sentirsi bene è qualcosa di più profondo di un semplice essere esteticamente gradevoli. Per questo sono convinto che, quando è possibile, un trattamento di bellezza dedicato al volto sia un investimento in benessere psicofisico.

Prevenire serve, ma può non bastare

Oltre a stanchezza e stress, per cui ciascuno deve fare il suo per evitarli, il tempo che passa, le intemperie, il sole sono i nemici della pelle. E la pelle del viso è sempre lì, esposta.

La prevenzione è la prima arma: creme idratanti di qualità, trucchi e struccanti idonei non devono mancare nella routine quotidiana.

Per un intervento riparatore più intenso, nel mio studio propongo un trattamento “full face” con filler a base di acido ialuronico. “Full face”, cioè che coinvolge in un colpo solo tutta la faccia, dalla fronte al mento, con una cura mirata a migliorare ciascun aspetto del viso con la soluzione più adatta.

Reidratare in superficie

Con un acido ialuronico non troppo denso, iniettato negli strati meno profondi della pelle, si possono ridurre le rughe intorno agli occhi – le mitiche e odiate zampe di gallina – o intorno alla bocca, o anche nella fronte.

Sono iniezioni che aiutano la pelle a reidratarsi, distendersi, riprendere elasticità e a riempirsi, se si è assottigliato lo strato di grasso che dà supporto.

Riempire in profondità

Il problema però potrebbe anche essere più in profondità, e la faccia potrebbe apparire “svuotata”, perché con il passare degli anni si è via via persa la prominenza ossea che dà struttura al volto.

In questo caso, si può intervenire con un acido ialuronico con una densità maggiore, iniettato a livello periosteo. Si ripristina il volume osseo, e di conseguenza il drappeggiare florido della pelle in superficie, in tutti i punti dove serve: tempie, zigomi, mento, mandibola, gote…

Mezz’ora e via come nuove

Non sono interventi chirurgici, ma trattamenti estetici che devono essere ripetuti periodicamente, sempre da un esperto, perché buona parte della riuscita dipende dall’esperienza di chi pratica le iniezioni.

Ma basta circa una mezz’ora per avere una risposta immediata che poi si assesta nel tempo. E la volta successiva, dopo circa un anno, sarà sufficiente un intervento con molto meno filler per rinfrescare il risultato.

E “guardiamoci in faccia” sarà un frase da pronunciare con la serenità e la sicurezza di chi è orgoglioso di quello che mostra.

a cura di Alessandro Gualdi