Stefano De Martino ha raccontato di essere stato vittima di insulti e pregiudizi da ragazzo (anche omofobi) per la sua passione per la danza. Durante uno spettacolo ha ricordato gli episodi, sottolineando l’assurdità degli stereotipi e dando una lezione a molti.

Il racconto di Stefano De Martino

Stefano De Martino oggi è un conduttore di successo e volto amato della TV e della Rai. Ma non ha mai dimenticato gli anni in cui, da giovanissimo, affrontava i pregiudizi per la sua passione: la danza. Durante una tappa del suo Meglio Stasera Summer Tour, ha raccontato con ironia ma anche con sincerità, quanto sia stato bersaglio di stereotipi e insulti solo perché faceva il ballerino.

Come riporta il sito Biccy.it, Stefano De Martino ha ricordato che lui e il calcio non sono mai andati troppo d’accordo, mentre invece fin da piccolo ha sempre amato la danza. Ha così ricordato quando da ragazzo andava con il suo borsone alle lezioni nella scuola dove c’era scritto, grande e in rosa ‘Arte danza’:

“Potete immaginare le reazioni. Mi dicevano ‘gay’ (usa un termine molto più colorito), a me, a parte il fatto che avrei risolto la metà dei problemi che ho oggi, me lo dice anche il mio avvocato. Anche lui mi ripete sempre ‘era meglio’. Ma poi io non capivo la logica di quando mi insultavano con quei termini. Perché la logica era a mio favore. Sapete io cosa replicavo a quelli che mi insultavano? Dicevo: ‘Scusate, io tutti i pomeriggi sono in una sala di ballo con 30 ragazze, e avete visto come sbocciano le ballerine! Voi undici maschi tutti sudati, sotto la stessa doccia, e io sarei il gay?’”.

Un racconto che mette in luce quanto ancora oggi esistano pregiudizi legati a certe passioni, soprattutto quando si parla di danza e mascolinità. Stefano De Martino, con il suo solito tono ironico e tagliente, ha voluto ribaltare la prospettiva, facendo riflettere e sorridere su quanto sia assurdo giudicare qualcuno in base agli stereotipi.

Le parole di Stefano De Martino sono un esempio positivo di come sia possibile affrontare l’ignoranza con intelligenza e autoironia.