Zampetti Novella 2000 n. 39 2020

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All’insegna del Bello con Fabrizio Zampetti: la giacca come investimento

Redazione | 17 Settembre 2020

L’immobiliarista e bon vivant Fabrizio Zampetti ci parla dell’importanza della giacca, meglio se su misura, come autentico investimento. È la […]

L’immobiliarista e bon vivant Fabrizio Zampetti ci parla dell’importanza della giacca, meglio se su misura, come autentico investimento.

È la regina del guardaroba maschile, la giacca. Wikipedia ci ricorda che la giacca deve il suo nome a Jacques Bonhomme, soprannome dato ai contadini che durante le rivolte popolari del XIV secolo in Francia portavano un capospalla corto, aperto davanti, antenato di quello che noi oggi chiamiamo giacca, appunto.

Non mi spiace l’ironia per cui il capo d’abbigliamento oggi sinonimo di eleganza e formalità, debba le sue origini a un’insurrezione contadina contro l’aristocrazia. È una bella lezione per chi confonde lo stile con lo stato sociale.

L’eleganza è un’attitudine, un modo d’essere. Ha più a che vedere con il pensiero, che con il vestiario.

(LEGGI ANCHE: Motti e principi della vita à la Zampetti)

Le cose belle hanno un prezzo, innegabile, però una giacca su misura è un investimento che dura. Perché di qualità, perché se fatta a tuo gusto, e non a gusto di altri, non passa di moda.

Un perfezionista amante dell’eccellenza come sono io non può certo lasciarsi scappare l’occasione di personalizzare la sua giacca. Nel taglio, nel tessuto, nei dettagli.

Nella mia ricerca della “giacca alla Zampetti” ho trovato un complice perfetto nel sarto napoletano Felice Vitale, erede della tradizione dell’alta sartoria partenopea. Con lui realizzo il mio stile. Mi piacciono le giacche a doppio petto (ma non esclusivamente), con i rever importanti a lancia, realizzate anche con tessuti dalla fantasia un po’ sfacciata.

Sartoria su misura e tradizione

Il mio sarto di fiducia, Felice Vitale, ormai un amico, segue la grandiosa tradizione della sartoria napoletana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo (forse addirittura più all’estero che in Italia).

(LEGGI ANCHE: La differenza tra mestiere e lavoro)

A differenza dei sarti inglesi, che prediligono capi molto strutturati, con tagli austeri, quasi scultorei, i maestri partenopei creano giacche in cui non ci si sente mai costretti, morbidissime al tatto, che si muovono assecondando il corpo.