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Chirurgia estetica: tecniche di fascino con il prof. Giuseppe Sito

Redazione | 19 Maggio 2022

Novella Beauty

Il professor Giuseppe Sito ci parla delle principali tecniche di medicina estetica per migliorare l’aspetto di sé e del viso

La medicina estetica punta sull’innovazione per rispondere alla crescente domanda di trattamenti che valorizzino il volto, femminile e maschile, preservandone la naturale dinamicità ed espressività.

Per armonizzare i volumi del volto, in modo sicuro e senza bisturi, la medicina estetica offre una nuova generazione di filler che permettono un approccio multilayer, combinando gel dalla diversa composizione e che lavorano a diversi livelli di profondità, per ottenere un risultato naturale, fresco e personalizzato.

La tecnica multilayer per il terzo medio del volto

La bellezza di un viso passa attraverso la sua espressività. Un semplice sorriso è il risultato della sinergia di diversi muscoli e piani cutanei, ed è il motivo per cui il terzo medio del volto (che comprende le guance e la regione zigomatica) è una delle aree in cui si manifestano prima i segni dell’invecchiamento.

Con l’età infatti i compartimenti adiposi superficiali e profondi scivolano gradualmente verso il basso, provocando perdita di volumi ed espressioni indesiderate.

La tecnica multi-layer consiste nell’iniettare due diversi filler a due diverse profondità.

Il primo filler fornisce un supporto strutturale e un effetto liftante, il secondo è indicato per volumizzare in modo armonioso, preservando la dinamicità.

La combinazione ideale è quella che si ottiene con il filler statico UltraDeep, che porta alla formazione di “piloni strutturali” di acido ialuronico a sostegno del tessuto, e il filler dinamico RHA 4, che interviene a livello dell’ipoderma per rimodellare i contorni, per armonizzare i volumi superficiali e potenziare l’effetto lifting.

La mano del professionista fa la differenza, perché deve rispettare l’anatomia del volto e seguire precisi step per intervenire.

Fondamentale è la valutazione anatomica del viso in modalità statica e dinamica, e l’individuazione della tecnica personalizzata che si basa sull’attenta considerazione dei diversi strati del volto.

Solo così è possibile rispettare la complessità e l’unicità di ogni viso. Richiesta, questa, che è diventata prioritaria fra chi si sottopone a un trattamento di medicina estetica.

Chi sceglie i filler non lo fa per uniformarsi a canoni di bellezza imposti dall’esterno, ma per esaltare le proprie caratteristiche e presentare “la miglior versione di sé”, luminosa e fresca.

La beautification del terzo inferiore del viso

La valorizzazione del terzo inferiore del viso è una richiesta in forte aumento fra i pazienti. Essa contribuisce a rendere la forma del viso più attraente sia negli uomini che nelle donne.

Negli ultimi cinque anni si è evidenziato un sostanziale aumento della richiesta di trattamento per quest’area. Un approccio analogo al trattamento dei volumi del terzo medio si applica anche al terzo inferiore del volto, in cui la linea mandibolare è un’altra area che mostra precocemente i segni dell’invecchiamento perché soggetta al cedimento dei tessuti dovuto alla forza di gravità e ai ripetuti movimenti, che portano a perdita dei volumi e lassità cutanea.

Questo interessa e preoccupa senza distinzione sia le donne sia gli uomini.

Il tipo di correzioni richieste, e di conseguenza i trattamenti e le tecniche adottati dallo specialista, variano molto da paziente a paziente. Un profilo scolpito, ridefinito, esalta i tratti distintivi di ciascuna paziente. Grazie ai filler dermici a base di acido ialuronico è possibile rimodellare il profilo mandibolare, fornendo un effetto lifting e migliorando le proporzioni del viso.

Questo trattamento non chirurgico è anche adatto per correggere un mento non armonioso o sfuggente. La richiesta di intervenire sulla linea mandibolare viene anche da molti pazienti uomini, che in questa regione del volto ricercano linee definite per un aspetto più mascolino, più virile.

L’obiettivo è rendere i contorni più scolpiti e squadrati, preservando comunque sempre l’espressività del viso. Anche in questo caso si utilizza una tecnica multi-layer, nell’iniettare due diversi filler a due diverse profondità, in modo da rispettare le caratteristiche uniche di ciascun paziente.