Ermal Meta, il monologo a Le Iene sull'arrivo della madre in Italia

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Ermal Meta, il monologo a Le Iene sull’arrivo della madre in Italia

Vincenzo Chianese | 15 Marzo 2023

Con un bellissimo monologo a Le Iene, Ermal Meta racconta dell’arrivo della madre in Italia: ecco le parole del cantante.

Il monologo di Ermal Meta

Nel corso degli anni abbiamo imparato bene a conoscere Ermal Meta. Attraverso le sue canzoni infatti il cantante ha spesso raccontato della sua vita e del suo passato, dal difficile rapporto col padre, all’arrivo in Italia. Ieri sera come se non bastasse il cantautore è arrivato a Le Iene come ospite e nel corso della puntata ha svelato un altro pezzo della sua storia. Ermal, con un bellissimo monologo che ha emozionato il web e il pubblico, ha raccontato dell’arrivo di sua madre nel nostro paese, dopo essere stata aiutata da uno sconosciuto in Albania. Queste le parole di Meta:

“Quella donna non si fidava di nessuno. Un giorno per strada uno sconosciuto la avvicina e le dice che ha sentito delle cose, cose orribili che stanno per succederle. Lei si spaventa, ma gli crede. Del resto ad una donna senza marito a quei tempi poteva accadere di tutto. Lo sconosciuto le consiglia di andare via, ma lei non sa come fare. Lui si offre di pagare di tasca sua un passaporto straniero, tedesco. Non vuole niente in cambio. Le chiede solo delle fototessere. Quando lei gli domanda perché la sta aiutando, lui le risponde che non lo fa solo per lei, ma anche per i suoi figli. Andare alla polizia è inutile e lo sa fin troppo bene”.

E ancora il monologo di Ermal Meta a Le Iene prosegue in questo modo:

“Il giorno seguente la donna scatta delle foto e gliele porta. Lui va da un falsario e una settimana dopo il passaporto è pronto. Lo sconosciuto le augura buona fortuna. Non si vedranno più. La donna lascia i figli con sua madre e va a prendere il traghetto che spera possa condurla verso una vita sconosciuta, ma gentile, come quell’uomo. Passa i controlli della polizia albanese senza difficoltà e così intorno alle 7.00 della mattina seguente la nave su cui si trova entra nel porto di Brindisi. Prima dello sbarco ogni passaporto viene controllato meticolosamente. Un ufficiale afferra quello della donna e le lancia un’occhiata prima di sparire dietro una porta. Sembra aver già capito. Torna indietro dopo un po’ e la chiama in disparte. ‘Questo passaporto è falso, lo sa vero?’ le dice a bassa voce. ‘Sì, lo so’, ammette lei. ‘Non posso farla passare, devo rimandarla indietro'”.

A quel punto però la madre di Ermal Meta non si dà per vinta, e grazie all’aiuto di un ufficiale riesce a sbarcare in Italia, dando ai suoi figli una nuova vita:

“La donna piange cercando di non farsi vedere dagli altri. Poi dalla borsa, tira fuori una fotografia e gliela mette davanti. “Questi sono i miei tre figli. Se torno indietro non ci sarà un futuro per loro.” gli dice. Lui indugia ancora, scrutandola, mentre la donna prega. Di colpo lui apre il passaporto e lo timbra prima di ridarglielo. È libera di andare. Lei vorrebbe abbracciarlo, ma non può. “Vada via, e buona fortuna!” le dice l’ufficiale indicandole la porta verso il suo futuro incerto, ma tutto da scrivere. Non si vedranno più. Due atti di gentilezza salvarono quattro vite. Tra quelle vite c’era anche la mia. Siate gentili. Potreste salvare qualcuno”.

Il bellissimo monologo di Ermal Meta a Le Iene non è passato inosservato, e in queste ore ha commosso tutto il web.