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Il piccione di Cracco combina guai

Matteo Osso | 1 Marzo 2016

Carlo Cracco

Bocconi amari per Carlo Cracco, che deve passare per le forche caudine degli animalisti, inferociti come non mai e determinati a vendicare le anime dei poveri piccioni

Bocconi amari per Carlo Cracco, che deve passare per le forche caudine degli animalisti, inferociti come non mai e determinati a vendicare le anime dei poveri piccioni crudelmente trasformati in succulente pietanze dalla ferocia dello chef più antipatico della storia della televisione.

Che proprio un piccione potesse far sgorgare  simpatia nei confronti del burbero cuocoè a dir poco singolare, ma la querelle che si è instaurata con gli animalisti (che sostengono che il piccione sia un animale protetto e da difendere e che cucinarlo sia un reato)  è talmente divertente che ha il potere di stemperare anche i più accesi detrattori dello Chef nel nome di una semplice -e forse legittima- domanda: che senso ha mangiare il poco invitante deturpatore di monumenti, insozzatore di balconi e automobili nonché presunto veicolo di misteriose malattie? È tanto buono il pollo….