Bove Novella 2000 n. 25 2022

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Il piacere di piacersi con Piefrancesco Bove: chirurgia estetica tra paura e desiderio

Redazione | 8 Giugno 2022

Il dottor Pierfrancesco Bove risponde alle domande più frequenti su interventi di medicina e chirurgia estetica

Paura e desiderio della chirurgia

È così facile ormai desiderare qualcosa di nuovo, voler cambiare una parte di noi per vederci migliori o più sinteticamente belli. La chirurgia plastica, e non meno la medicina estetica, sono diventati fattibili e a “portata di mano”. È semplice: si sceglie un buon chirurgo, il migliore secondo il nostro punto di vista, si prenota la visita medica, e poi si inizia questo percorso di cambiamento, più o meno drastico a seconda della circostanza.

Ma mentre nella fase iniziale ci sentiamo mossi da una forza quasi superiore, come fossimo il migliore dei supereroi della Disney, quando poi concretizziamo che questo nostro desiderio finalmente si sta per realizzare, toccandone con mano la fattibilità, avendo una “data” fissata sul calendario, veniamo improvvisamente sommersi da mille paure. Tanto che ci sembrano difficili le cose più banali, e nella testa arrivano inesorabilmente infinite domande che sottintendono “terrore puro”.

In cosa si traduce allora questa paura?

Nella mia decennale esperienza credo di aver raccolto un’enciclopedia di quesiti. Soltanto alcuni ormai sono però diventati tappa obbligatoria durante la visita medica. Cose che inevitabilmente, a seconda dell’argomento, si ripetono giorno dopo giorno.

Dunque quali sono le domande, e quindi le paure più diffuse prima di un intervento di medicina estetica o chirurgia plastica?

Dopo l’intervento mi vedrò trasformata?

Cara paziente,

vorrei poter essere un mago e trasformarti in quel che sogni, ma ahimè sono soltanto un chirurgo plastico, anche molto bravo, ma con poteri limitati. Io posso migliorare il tuo difetto e rendere più aggraziato ciò che per te è un proble- ma, ma non posso trasformarti nella persona che non sei.

Sentirò dolore?

Partiamo dal presupposto che nulla è davvero completamente indolore. Anche per un filler labbra sentiresti il pizzico dell’ago. Non per questo però si può parlare concretamente di dolore.

Le mie terapie post-operatorio, unico caso in cui si può realmente parlare di dolore, sono state studiate per non far percepire mai e poi mai alcun tipo di dolore.

Le mie terapie non sono “all’occorrenza”, ma sono di prevenzione del dolore, che non arriverà mai nel post-operatorio.

Dopo quanto tempo potrò riprendere la palestra?

Dipende! Da tanti fattori, da cosa si fa, che tipo di trattamento o intervento. In generale dopo ogni trattamento è consigliabile un pochino di riposo…

Potrò prendere l’aereo?

Soprattutto poi, le protesi scoppiano? Questa è una leggenda legata a vecchie protesi riempite con soluzione salina e quindi sensibile alla variazione della pressione atmosferica.

Ovviamente non esplodevano, ma potevano rompersi. Le protesi moderne riempite con gel di silicone coeso non hanno invece di questi problemi e sono sicure.

E se poi non mi piace?

Be’, con la medicina estetica è più semplice, perché di norma tutte le sostanze usate sono riassorbibili. Con la chirurgia invece a volte non si torna indietro.

Per questo è fondamentale riferirsi da subito a un professionista serio e noto.

Queste e tantissime altre domande mi arrivano ogni giorno dalle mie pazienti. La risposta è sempre nel rapporto paziente-medico, che deve necessariamente fondarsi sulla fiducia reciproca.

a cura di Pierfrancesco Bove