Un evento esclusivo allo Scotto Jonno celebra l’incontro tra arte e impresa nel cuore di Napoli

L’arte incontra le professioni: un titolo che sintetizza l’essenza di una serata tra cultura, eleganza e creatività, ideata e organizzata dalla giornalista Maridi Vicedomini. L’evento si è svolto nella prestigiosa cornice dello Scotto Jonno, all’interno della Galleria Principe di Napoli, ed è stato un omaggio al dialogo sempre più vivo tra il mondo artistico e quello professionale.

L’atmosfera, curata in ogni dettaglio, ha visto convergere importanti esponenti della intelligentia campana, uniti dalla passione per l’arte e dal desiderio di condividere momenti di bellezza autentica. Tra i presenti, numerosi avvocati, imprenditori, artisti e diplomatici, accolti da un red carpet scintillante e da una performance di grande delicatezza: una ballerina eterea che, danzando su una grande sfera bianca luminosa, ha trasformato lo spazio in un teatro di emozioni sospese.

Un gioiello liberty ritrovato

Ad accogliere gli ospiti, Luca Iannuzzi, patron della struttura, insieme alla moglie Debora Di Meo. In un’atmosfera intrisa di arte e storia, Iannuzzi ha raccontato il suo progetto con entusiasmo: Scotto Jonno è un gioiello Liberty riportato al suo antico splendore in linea con un mio progetto visionario”.

Ogni dettaglio dell’ambiente, dai velluti di San Leucio agli arredi d’epoca, dai dipinti ad olio alle sculture ottocentesche, rispecchia l’idea di un luogo dove la cultura non è esposta, ma vissuta. “La nostra offerta — ha continuato Iannuzzinon si limita al mangiare e bere, ma propone un viaggio narrativo e sensoriale tra miti e leggende partenopee”.

Il tributo alla storia partenopea

Nell’illustrare la scelta del nome, Iannuzzi ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica della città: Vincenzo Scotto Jonno fu l’imprenditore visionario che trasformò questi spazi nel tempio della mondanità partenopea. Mantenere il suo nome significa custodire l’anima originaria del luogo, traghettando quella magia nel presente”.

L’obiettivo è chiaro: restituire a Napoli un luogo dove arte, musica, letteratura e gastronomia dialogano in armonia, offrendo ai visitatori un’esperienza completa, fatta di suggestione, conoscenza e convivialità.

Un viaggio tra note e sapori

A rendere la serata ancora più speciale è stata la musica dal vivo dell’ensemble diretto da Marco Amoroso, con Antonio Cece alla chitarra, Massimo Mercogliano al contrabbasso ed Ernesto Gargiulo al clarinetto. Le note hanno accompagnato i presenti mentre degustavano il percorso gastronomico ideato dallo Chef Marco Ambrosino, che con la sua cucina “tecnica e poetica” ha saputo fondere tradizione e innovazione.

Artisti, professionisti e personalità della cultura si sono incontrati tra le stanze della storica struttura, dando vita a una serata che ha saputo fondere raffinatezza e convivialità, lasciando nel pubblico la sensazione di un ritorno alla Napoli elegante e colta di fine Ottocento, ma pienamente immersa nella contemporaneità.

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