In molti sognano di partecipare a Temptation Island. Ma sapete come si svolgono i provini per le coppie che scrivono alla redazione? A rivelarlo è Raffaella Mennoia, braccio destro di Maria De Filippi.

I retroscena sui provini per Temptation Island

La nuova edizione di Temptation Island è ufficialmente partita e la prima puntata ha già appassionato milioni di telespettatori. Nel corso della serata il pubblico ha fatto la conoscenza delle sette coppie protagoniste e ha assistito ai primi capitoli dei loro viaggi nei sentimenti. Fin da subito non sono mancati i colpi di scena e di certo già in tanti attendono con ansia il secondo appuntamento. In queste ore intanto a rompere il silenzio è stata Raffaella Mennoia, storica autrice della trasmissione.

Nel corso di una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il braccio destro di Maria De Filippi ha parlato del successo del reality show, spiegando anche come la produzione sceglie le coppie. Come svelato, i casting partono già nel mese di febbraio e gli autori sono in grado di capire fin da subito se c’è qualcuno che scrive alla redazione per puro business. Ma non è finita qui.

Raffaella Mennoia, sottolineando che tutto quello che avviene all’interno del reality è reale e non c’è nulla di romanzato, ha raccontato anche come si svolgono i provini per le coppie che sognano di partecipare a Temptation Island. In merito l’autrice ha dichiarato: “Le coppie devono passare quattro provini, incrociamo i racconti, parliamo con loro separatamente, abbiamo bisogno di prove, di foto, di messaggi”.

Infine la Mennoia ammette che, a differenza delle altre edizioni, in quella italiana spesso vengono tagliate situazioni esplicite, che non vengono mandate in onda. Raffaella così spiega: “Il tradimento in fondo è una fragilità emozionale, non è necessario mettere per forza in scena la rottura di un legame. Non puntiamo alla ricerca di una spettacolarizzazione voyeuristica. Ci sono delle situazioni che non mostriamo, chi vuole capire capisce. Non c’è bisogno di calcare la mano, di indugiare su determinati gesti, non serve il dettaglio”.